La cupola di Francesco Borromini di sant’Ivo alla Sapienza a Roma
Tempo di lettura: un po’ meno di 4 minuti
Numero ricco, mi ci ficco! Ben 13 contributi sul numero 159 (maggio 2025) di Caos Management.
Apriamo con Paolo Iacci che presentando il suo nuovo libro “La rivoluzione silenziosa” edito da Egea, ci introduce alle modifiche del mercato del lavoro, che dal coinvolgimento delle persone nel lavoro che fanno (8% in Italia), all’incremento delle dimissioni volontarie (raddoppiate in 8 anni), al grave fenomeno dell’emigrazione dei giovani laureati italiani (97mila in dieci anni) individua un cambio epocale: oggi i lavoratori non cercano stabilità a lungo termine, ma opportunità di essere sempre “occupabili”.
Entriamo, dunque, nel campo dell’intelligenza artificiale, con due articoli, uno di Umberto Santucci, l’altro di Luca Massacesi. Il primo ragionando sul ruolo dell’AI (strumento, collaboratore, assistente, sostituto) mette alla prova le risposte che ha ricevuto operando su Gemini e LM Notebook con la pubblicazione di 14 immagini prodotte dalle due applicazioni. Il secondo presenta invece le problematicità che l’intelligenza artificiale genera in termini di sostenibilità ambientale per l’elevatissimo consumo di energia e di acqua che i data center di elaborazione richiedono.
Antonio D’Antonio prosegue nel suo viaggio nella scienza dell’organizzazione con la settima tappa dedicata al ruolo delle microstrutture, mentre Alessandro Cerboni che ci fornisce una possibile spiegazione neurologica del tempo ragionando sul processo narrativo e percezione del tempo che nelle equazioni di Newton era sempre presente, il tempo, ma oggi nelle equazioni fondamentali della fisica, sparisce.
Paolo Mottana che spiegando come in Italia il pensiero radicale ha sempre faticato moltissimo ad affermarsi ne denuncia l’ormai scomparsa. I poveri, i proletari, il sottoproletariato, per una visione del mondo sono una variabile permanente, sono una condizione intrinseca all’esistenza umana il che, dialetticamente, significa che lo sono anche i ricchi e i potenti Il male (la morte, la malattia, il dolore) è qualcosa che non sconfiggeremo mai, ma il male prodotto dagli uomini, quello intenzionale, quello scatenato dalla crudeltà umana, dal cinismo, dall’indifferenza, dal potere (quale che sia), non lo si sconfigge facendo finta che non esista ma combattendolo e restituendo a noi tutti il diritto di godere dei benefici che il mondo può offrire a ciascuno di noi in modo equo, condiviso, partecipe, a tutte le latitudini.
Di forma e sostanza parla Walter Zanuzzi denunciando come il passaggio tipico dell’epoca dei social dall’essere all’apparire, ma, sottolinea Zanuzzi, scambiare la forma con la sostanza, l’essere con l’apparire significa costruire o sviluppare una società più fragile, più liquida e pertanto meno solida, meno profonda, meno affidabile.
Luigi Campanella affronta il problema dei farmaci in eccesso: i cittadini europei ne consumano troppi con molte conseguenze negative, la crescita della spesa sanitaria, l’aumentata resistenza dei batteri agli antibiotici, il crescente inquinamento di acqua e suolo da parte dei farmaci e loro metaboliti. In particolare i fiumi di Europa rivelarono concentrazioni che nel caso di un mantenuto gradiente di crescita avrebbero comportato la fine della vita nei fiumi. Soluzioni se ne sono trovate (confezioni monouso, confezioni allestite direttamente dal farmacista, spacchettamento e riconfezionamento delle dosi residue) anche se non tutti i Paesi le hanno implementate.
Ed eccoci alle nostre “rubriche”. “Inpocheparole” di Massimo Ferrario ci presenta un testo di Chuang Tzu filosofo e mistico cinese, maestro taoista del terzo secolo a.C. la cui filosofia è basata sul concetto della limitatezza della vita in confronto all’infinitezza della conoscenza. In questo testo ci parla di “Una dignitosa povertà”.
Graziella Falaguasta in “Viaggiareeconoscere” ci porta al Ricetto di Candelo nella provincia di Biella presentandoci Sergio e Maria lui falegname, ebanista e liutaio che ha recuperato l’arte di costruire le ghironde e lei disegnatrice di tessuti, dimostrazione pratica che casa e laboratorio possono andare d’accordo.
Segue una mia intervista, fatta con enorme piacere, a Roberto Veronesi in occasione della pubblicazione del suo ultimo sforzo letterario: una raccolta di 17 racconti intitolata “Mi piace annusare la lana”. Un’antica amicizia che si rinnova.
Simone Corami ci parla della sesta e ultima stagione dellaserie televisiva “The handmaides tale’s” trasmessa, in Italia, da Timvision e ispirata al romanzo di Margaret Atwood, e che racconta la distopia di Gilead attraverso gli occhi di June Osborne, interpretata magistralmente da Elisabeth Moss.
Chiude il numero, come sempre, e per l’ultima volta Laura Lambiase Profeta che ci parla con la solita maestria delle cinque famiglie della sua vita. L’ultima Laura con Laura, che in realtà nel maggio di quest’anno è diventata anche la penultima.
Laura ci teneva ad essere all’ultimo posto della rivista, mi mandava il suo “pezzo” o “pezzillo” e si rallegrava sempre che la gente la leggessi…! Chi leggeva Laura una volta, rimaneva folgorato dalla sua bellissima scrittura, dalla chiarezza, cultura, dal suo amore forte e viscerale per la sua Napoli. Per ben dodici anni ci siamo scambiate opinioni, ci siamo incazzate insieme perché le cose non vanno bene, e radicale come era lei si incazzava nera! Mi mancherà tanto la scrittrice ed il privilegio di pubblicarla, ma soprattutto mi mancherà l’amica e non dimenticherò una delle tante cose che mi aveva detto non tanto tempo fa: come cavolo abbiamo fatto a stravolgere tutti i valori positivi della vita, della natura, dell’intelligenza, tornando all’età della pietra? Ti ricordi il film 2001 Odissea nello spazio? Siamo come quei primati ormai. Io cerco di far politica dicendo le cose che scrivo. Misera consolazione.
Laura Lambiase Profeta ci ha lasciato il 17 maggio 2025. Ho scelto con difficoltà un articolo per salutarla, per fortuna abbiamo un archivio dove possiamo continuare a leggerla
Il podcast che potete ascoltare, è elaborato dalla IA Notebook LM, costruito a partire dalla scrittura originale del suo autore umano. Lo consideriamo un complemento, non è una replica, è un’interpretazione!
ELENCO DEI PODCAST DI CAOS MANAGEMENT DA ASCOLTARE SU SPOTIFY
Per approfondire o commentare questi articoli o inviare segnalazioni scrivete a redazione@
Buona vita!
Marisol Barbara Herreros
Direttore responsabile
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER I LETTORI
Per accedere agli articoli pubblicati.
- Il Caos Management dal numero 0 al numero 79 andate sul seguente https://www.caosmanagement.it/archivio1-79/archivio_new2021.html
- Dal numero 80 in avanti andate in https://www.caosmanagement.
it/archivio-riviste
Per saperne di più “Perché Caos Management” (vedi il video), Scarica il pdf o ascolta il Podcast