E’ il titolo di un romanzo di Antonio Pirrello, un ingegnere del software che dirige il gruppo di progettazione della sede italiana di una importante multinazionale e che vive ai piedi del colle di Loreto, su cui svetta la mole del Santuario.
Il romanzo è interessante sotto vari aspetti.
E’ un bel thriller, con misteri, intrighi, colpi di scena.
Risente dell’atmosfera del santuario considerato come un attrattore di energia in cui la storia è sempre mista al miracolo, al mistero, all’irrazionale, fin da quando la Santa Casa, ossia la piccola stanza in cui sarebbe vissuta la Madonna, fu portata in volo dagli angeli alla fine del XIII sec. – o trasportata via mare da crociati della famiglia Angeli – per salvarla dalla conquista musulmana della Terrasanta.

All’irrazionale si contrappone la razionalità scientifica e tecnica di professori, professionisti, investigatori, e alla santità dei luoghi e delle circostanze si contrappongono le mire perverse di gruppi di potere e criminalità organizzata.
La potenza dell’irrazionale, l’energia che si accumula in luoghi come i santuari, da Loreto a Lourdes, costituiscono qualcosa di misterioso sia per il lettore sia per l’autore che lo conduce per mano dalle segrete del santuario lauretano ai segreti dello IOR, il potente e chiacchierato istituto finanziario vaticano. E’ una potenza immateriale, disarmata, ma capace di influire sull’individuo e sulla società, allo stesso modo in cui opera la guarigione nel malato fiducioso che implora la Madonna di Loreto. E’ autosuggestione? Senza dubbio, ma che può succedere, nel bene e nel male, quando il fremito della suggestione si propaga entro una grande massa di popolo?

La gestione della complessità, tema caro alla nostra rivista, è un tema che interessa il manager esperto certificato di agile project management, e lo scrittore che immagina potenti e misteriose famiglie che vorrebbero governare il mondo.
Per me la lettura è stata particolarmente coinvolgente perché ho vissuto per sei anni all’ombra del santuario, a Porto Recanati, e la cupola svettante dalla collina rappresentava il segnale di essere arrivati a casa quando tornavamo dai nostri viaggi in auto o in treno. E nella lettura ho ritrovato colori e sapori ben noti, nel seguire l’azione dei protagonisti che non tralascia le opportune soste nelle trattorie locali.

Infine il libro è pubblicato in self publishing, una forma nuova di editoria in cui l’autore coincide con l’editore, permessa dalle nuove tecnologie di produzione e di distribuzione, che a differenza dei libri di un tempo hanno costi ridottissimi, le copie cartacee sono stampate on demand e quindi non richiedono investimenti a monte e ammortamenti di magazzino. L’autoedizione un tempo era indice di una editoria di serie B, ora invece è una forma di primo livello di libri che vanno a far parte della coda lunga dei bookstore web e, in contrapposizione all’urgenza dei best seller, possono diventare long seller. E la riprova della bontà della scelta è la buona posizione nelle classifiche dei bookstore web e la traduzione inglese che apre a mercati internazionali.Questa è una videochiacchierata che ho fatto con l’autore per farlo conoscere ai nostri lettori.