NEL MONDO ANIMALE, PER ESEMPIO

___________________________________

 

Per riprendere il discorso della puntata scorsa, con la dinamica mentale ci si può esercitare ad abbandonare il corpo e rivestire la mente con sembianze fisiche del tutto differenti.

Per rilassarci, ovvio…

Per provare brividi e sensazioni positive, per divertirci, per ridere, per giocare…

Per “evadere”, come entrare in una delle affascinanti ed avventurose second life create dal leggendario Philip Rosedale con il suo mondo virtuale elettronico digitale online di cui abbiamo risvegliato il ricordo nella puntata scorsa di Comunicare secondo natura me to me.

Non sarà, in questo caso, una simulazione computerizzata bensì un esercizio di rilassamento naturale proposto dal vecchio Everett.

La Dinamica di Alexander Everett, in fondo è un gioco.

Lo abbiamo detto…

E il gioco rilassa ed educa. Ad avallo del tutto una dichiarazione di Carl Gustav Jung: Il principio dinamico della fantasia è il gioco, che è proprio anche del bambino e, come tale, sembra incompatibile con il principio del lavoro serio. Ma senza questo giocare con la fantasia non è mai nata opera d’arte. Il debito che abbiamo con il gioco dell’immaginazione è incalcolabile…”

Un particolare esercizio proposto da Everett ci permette di vivere in un mondo dove gli stimoli e le percezioni sono completamente diversi. Compiendo fantastici viaggi nei panni di un animale, per esempio. A livello alfa, s’intende.

Lo scopo è quello di riuscire a provare sensazioni corporee insolite, analizzare ambienti sconosciuti e misteriosi, registrare -sulla vostra pelle- brividi e sensazioni mai provate o forse dimenticate.

Volete esercitarvi per qualche minuto, a immaginare di vivere nei panni di un delfino, un delfino simpatico e giocherellone alla guida del suo branco?

 

 

Attraverso un gioco di fantasia (ad occhi chiusi, respirando piano, rilassati e in alfa) scoprite con gli occhi della mente le meraviglie marine che sicuramente un delfino osserva ogni giorno: pesci e vegetazione colorati, coralli, caverne…

Sentitevi scivolare sicuri, nell’acqua giocando…

E l’acqua vi passa sul corpo trasformandosi in un fantastico massaggio ristoratore.

Sempre a occhi socchiusi immaginate -nei panni del delfino- di fare una corsa in superficie a vedere il cielo, il cielo degli uomini e degli animali. Lo stesso cielo che osserva da secoli e millenni le azioni di chi vive in terra e in mare.

Sentite un sole caldo sulla pelle, rincorrete quella nave.

Quanti esseri umani vi guardano dal ponte…

Sembrano divertirsi… 

E vi esibite nelle vostre evoluzioni di delfino giocherellone. 

Forse i gesti naturali e divertenti che state immaginando servono a chi vi osserva per riconciliarsi con la natura, così bella e dimenticata.

Durante l’esercizio -in alfa-, inviate mentalmente un messaggio nell’inconscio collettivo junghiano: ridi uomo, ma ama il tuo simile, sia esso umano o bestia. 

Gli uomini sembrano capire e vi salutano con la mano.

La nave si allontana, si fa piccola, è tempo che torniate nel branco.

Reimmergetevi nell’acqua, il vostro ambiente naturale.

Buon viaggio! 

Chi guida?!

Il Vostro coach di dinamica, naturalmente

 

Ricordatevi però -dopo aver completato il viaggio-

di tornare alle vostre sembianze umane.