< CONVEGNO- “ILSA” in FIRENZE” 19-MAGGIO-2018>

 

→ Nuove sfide per la glottodidattica contemporanea on line (1)
(1) –  La Mente che apprende http://www.edscuola.it/archivio/lre/mente_che_apprende.htm

→ L’avvento della rete internet e la multimedialità diffusa stanno modificando le modalita di apprendimento e di comunicazione dalla tradizionale presenza relazionale del docente che oggi può essere ampiamente limitata previlegiando l’auto-apprendimento on line. In questo cambiamento diviene opportuno favorire la conoscenza neurologica in relazione all’apprendimento delle lingue per avere maggiore coscienza della natura cerebrale dell’appredimento linguistico cosi importante per comunicare il proprio pensiero e cultura.
Pertanto la mia relazione vorrà focalizzare la necessità di realizzare uno sviluppo trans-disciplinare tra neuroscienze e glottodidattica presentando in breve i processi neuro-fisiologici dell’apprendimento e della memorizzazione del suono (Organizzazione della Coclea), a partire dalla associazione concettuale della Voce (Area di Wernike) e della sua espressione linguistica (Area di Broka ) e delle associazioni colllegate alla motivazione (Area Talamica) e l’attenzione all’auto-apprendimento empatico (neuroni Mirrors): Le precedenti  cognizioni neuro-linguistiche di base che poi andranno articolate per proiettarle in contesti diversi di apprendimento (bambini, adulti, materna, e lingue straniere) (1)
(1) – http://arcaold.unive.it/bitstream/10278/1188/1/DaloisoR.pdf

Sintesi
A) L’ organizzazione dell’udito per la percezione del suono : (nozioni di base)
vedi: riflessione, http://www.edscuola.it/archivio/lre/suono_tempo.html
vedi Acustica : http://boccignone.di.unimi.it/Modelli_Percezione_files/LezPMPAcustica.pdf
Suono voce fononi : http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=99019

E importante sapere che la menbrana timpanica può subire traumi per una pressione sonora oltre i 4.0 Hz.
La questione più importante nella acquisizione cerebrale delle onde sonore risiede nel fatto che solo recentemente si e compreso che la selezione dei suoni e delle loro tonalita recepite dall’orecchio vengono selezionate da un doppio sistema risonante (Stereo-ciglia Neuronali in file multiple) che non solo ricevono le frequenze sonore (tra 16.000 e 20.000 Hz) ma anche le mettono per creare una selezione per risonanza delle tonalità che possono essere indirizzate alla varie aree cerebrali interessate alla gestione ed alle emissione di suoni. Le cellule cigliate (alternativamente piegate verso  l’esterno e l’Interno) sono elementi neuro-epiteliali di trasmissione sinaptica situati nel labirinto  della coclea  (in numero tra 4000, e 12.000), che sono specializzate per la trasduzione sensoriale meccano-elettrica.  La “sordita’” pertanto corrisponde al fatto che l’orecchio “potrebbe ricevere suoni ma non riesce ad emetterli”  per selezionarli e comunicarli simultaneamente alle varie aree cerebrali le quali  danno significato che poi vengano trasformati  in linguaggio e canto la comunicazione sonora.

B) Nuove sfide per la ricerca in glottodidattica e neurologia contemporanea
La struttura quantica del suono composta da biofononi (= quanti del suono)  fluisce all’interno della struttura neurologica che si comporta  come un computer quantico scambiando informazione sonora selezionata dalla doppia corona di stereocilie (esterne ed interne) con le varie aree cerebrali interessate agendo in parallelo anziché in serie, permettendo cosi una rapida sintesi della comunicazione interattiva di biofononi.
“Il potere del “cervello quantico” puo’ essere attivato e potenziato dallo sviluppo di conoscenze sulle innovazioni relative allo sviluppo del computer Quantistici  che lavorano in Q.Bits.

C) Nuove teorie della mente :
http://www.psicopolis.com/renafop/nuoveteoriemente.htm ;
http://www.edscuola.it/archivio/lre/teorie_mente.htm,
Synapsis 2014: https://issuu.com/synapsis9/docs/synpasis_magazine

Lo sviluppo della comunicazione interattiva dipende delle probabilità di sviluppare la comprensione degli stati mentali che presiedono alla organizzazione condivisa del pensiero, sentimenti, motivazioni e credenze integrate al fine di rispondere coerentemente alle attese dell’interlocutore.

D) Il Cervello come Computer Quantico:  per capire compiutamente l’attività cerebrali è oggi necessario far ricorso alla “Biologia Quantica” (www.bioquantica.org) che capace di rileggere la attività encefalografica del cervello con la più efficiente applicazione teorica
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/consapevolezza/quantum-brain-cervello-come-computer-quantistico

E) -Le basi neurobiologiche dell’apprendimento linguistico

 

Lateralizzazione cerebrale e specializzazione emisferica  dell’Uomo
L’emisfero sinistro controlla i movimenti e la sensibilità della parte destra del corpo e viceversa, l’emisfero sinistro ha contatti con l’emisfero desto attraversi il Corpo Calloso, ma risponde alle frequenze delle onde quantiche (componente temporale) anziché alla loro lunghezza d’onda mentre l’emisfero destro previlegia  la componente spaziale).  L’emisfero sinistro è più specializzato nelle funzioni linguistiche (e nella comunicazione) per tramite la specializzazione nei processi di analisi e categorizzazione pertanto é maggiormente interessato nella decodificazione e produzione di componenti fonologiche, morfologiche, sintattiche e lessicali del linguaggio. L’emisfero destro invece è più specializzato nelle funzioni che implicano una elaborazione di tipo “visuo-spaziale” ed appare più correlato al sistema Talamico che è deputato alla elaborazione  affettiva ed emotiva del suono.

F)-Le aree funzionali del linguaggio Area di Wernike ed Area di Broca’.
L’accesso alle aree che processano le funzioni del linguaggio è determinante sia per significare il suono, sia per trasdurlo in linguaggio parlato.
Tale dimensione processuale del linguaggio è affidata a delle aree specifiche dell’emisfero sinistro.

L’area di Wernicke, dal nome di Carl Wernicke, che nel 1887  individuò l’area percettiva del linguaggio, nella parte del lobo temporale sinistro del cervello, le cui funzioni sono specifiche per attuare la comprensione cognitiva del linguaggio. L’Area di W.  è connessa direttamente con la Memoria a Lungo Termine e si coordina con la area Broca’  tramite un percorso neurale specifico detto fascicolo arcuato.
L’area di Broca’ (dal nome del medico Pierre Broca’) nel 1861  scopri che essa  corrisponde all’area del linguaggio articolato, ed e situata nell’emisfero cerebrale anteriore –sinistro,  la cui funzione principale consiste ed articolazione del linguaggio parlato. L’area di Broca’ é quindi, il centro cerebrale che presiede alla capacità dell’uomo di esprimersi, attraverso la voce; pertanto tale area di B: è profondamente coinvolta anche nella creazione delle strutture grammaticali astratte del linguaggio. Di fatto il linguaggio può essere generato in modo indipendente dal suono, come quando si scrive o si pensa per attuare un saldo riferimento alla memoria a lungo termine. Comunque normalmente l’introspezione muta del linguaggio è importante per l’apprendimento favorendo che i nostri pensieri risuonino nel cervello, come se stessimo ascoltando un discorso interno personalizzato, cosi da generare  l’impressione che il suono sia separabile dal linguaggio parlato nell’ambito di un fattore temporaneo dotato di forte intenzionalità. Pertanto, l ‘area di B. non si limita a intervenire solo nel momento in cui è necessario trasformare il “discorso interno” in una serie di comandi all’apparato fonatorio, ma concorre alla formazione di caratteristiche linguistiche più astratte, come l’elaborazione grammaticale della lingua.

G)- I Neuroni Specchio “MIRROR NEURONS”: e  la Empatia.

Tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma (coordinato da Giacomo Rizzolatti)  iniziò a dedicarsi allo studio della corteccia premotoria di alcune scimmie per interpretare il ruolo della empatia nella formazione cerebrale.
Educazione & Scuola http://www.edscuola.it/archivio/lre/mirror_neurons.htm , http://www.descrittiva.it/calip/dna/mirror.htm , http://www.psicolab.net/public/pdfart/10188.pdf

EMPATIA E COMUNICAZIONE  : La regolazione delle emozioni condivise è un processo fondamentale nella nostra vita comunicativa sociale ed economica. Sintonizzarsi Empaticamente con l’ascoltatore interattivo e più facile in presenza ma puo essere comunicato anche a distanza. La possibilità di regolare le proprie emozioni mediata dall’apprendimento cosciente delle funzionalità dei neuroni specchio, puo essere indotta ed appresa socialmente da una azione  innovativa risonante con le necessita di sviluppo della interattivita multimediale di internet. L’empatia è infatti quel tipo di induzione reciproca di un “sentimento” che induce a immedesimarsi negli stati d’animo del prossimo, e che pertanto consente di imparare per imitazione. Le recenti scoperte nel campo delle neuro-scienze hanno messo in luce l’attività dei “Neuroni Specchio” che sono sensibili ad interpretare sensazioni inter-soggettive e comunicarle a distanza così che determinano le capacita di vita sociali tra le specie viventi piu evolute. L’empatia (da: En=dentro e Phatos= sentimento) è pertanto l’espressione di una attività neurologica inclusa nella naturalezza biologica del cervello umano, la quale potrà trovare una sua maturazione nel divenire altamente sociale in un mondo globalizzato. Educare alla motivazione e all’attenzione ed  empatica permette di facilitare notevolmente l’apprendimento linguistico.

H)- La dimensione percettiva della “sonorita’ “ del linguaggio

Nell’apprendimento delle Lingue  va tenuto conto della rapporto tra “Frequenza e Armonia e Ritmo” (Loundness “L”)  nella percezione di suoni non nativi compresi i dialetti. La Sonorità tratta della caratteristica fonetica per cui la voce acquista un timbro tonale del suono di tipo, aspro, dolce, vivace, solenne ecc che  caratterizza una poesia o l’opera musicale. La sonorita acustica appresa fin da bambino, influisce  nell’apprendimento da adulto della lingua proprio in quanto tale sonorità è registrata nelle memoria a lungo termine e fa da riferimento ad ogni successiva percezione linguistica. Cosi ad es la Sonorità tra Italiano e Spagnolo e assai simile  (il “L” si caratterizza nell’intervallo tra 2000 e 4000 Hz per entrambe le lingue di origine Latina. Ciò diversamente dal Francese  dove il “L” si caratterizza tra i 3500 e 7000 Hz, mentre per l’Inglese il “L” e tra i 4000 e 9000 Hz). La differenza di “L” nativo puo creare un impatto negativo nelle capacita di segmentazione in sillabe di diversi linguaggi e ciò rendere difficile la comprensione di una nuova lingua o di un differente dialetto. Certamente le sonorita di alcune linguaggi che hanno un ampio intervallo di frequenze native udibili (come ad es le Lingue Serbe con “L” tra 200- 1600 Hz) presentano maggior facilità di apprendimento di nuovi linguaggi).  Infine altre modificazioni fonetiche possono essere prese in considerazione come ad es la desonorizzazione finale,  che è un tipo di modificazione fonetica praticata osservata in certe lingue Europee ed internazionali.  Il fenomeno si verifica particolarmente nel tedesco, in ceco, in polacco, in russo, turco, olandese e consiste nel pronunciare sistematicamente le consonanti come sorde in finale di parola, determinando una difficoltà di apprendimento tra lettura e pronuncia. 

I)- La memoria sensoriale breve termine  e la memoria a Lungo Termine. (MTL)
La MTL si differenzia dalla memoria di lavoro a cui partecipa ogni singolo neurone ed e collocabile in una area protetta alla base del cervello centrale capace di connettersi alle regioni più antiche del nostro sistema neuronale centrale che inizia dalla colonna cerebrale.

Le memorie a lungo termine  https://www.scribd.com/document/238134120/Manzelli-Paolo-Cervello-e-Memoria; http://www.storiologia.it/cervello/cerv01.htm 
Tracce Mnesiche : http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=100410

L)- Lo sfondo metodologico della Educazione a distanza (e-learning) :  multimedialità, interattività creatività, socializzazione.
Come conclusione di questa ampia ed articolata riflessione su “Neurolinguistica dell’apprendimento nelle nuove tecnologie” è necessario precisare che   la E. Learning interattiva non può limitarsi a un fattore tecnologico (Web. 2.0 e multimedialità) ma ad una sperimentazione creativa dell’apprendimento collaborativo e condiviso basata su la ricerca di contenuti trans-disciplinari ed di una logica costruttivistica del sapere nonché del suo continuo aggiornamento finalizzato ad una ampia diffusione e socializzazione di  saperi innovativi sia che campo della scienza che dell’arte.

– Nuovi Scenari  nella didattica delle Lingue :
https://iris.unipa.it/retrieve/handle/10447/102431/137541/TESI%20DOTTORATO%20MEO%20DANIELA%20L-LIN_02%20-XXI%20CICLO-.pdf
Arte e Scienza Quantistica:  : http://www.ticonzero.name/1/scienza_e_arte_di_paolo_manzelli_6597996.html

Paolo Manzelli FIRENZE 27/03/2018 Firenze (335/6760004).