Da inizio Agosto riprende un’ondata di decessi da Covid. Ne analizzo la serie storica 1/8-15/9/21 con una procedura empirica dedotta dalle equazioni di V.Volterra. Il grafico seguente mostra l’andamento dei decessi: dati registrati dal 1 agosto al 15 settembre e di quelli previsti fino alla presunta fine dell’ondata a metà ottobre.

 

 

Il numero x dei morti dall’ 1/8 a metà ottobre [fine ondata] è previsto in 3085. L’equazione  è  x =  3085/(1 + e  (7,8 – t . 14,5))

Questa proiezione – non tragica – potrebbe verificarsi come avvenne con quella di circa 33.000 morti nella prima ondata [che feci e pubblicai nel mio libro “La misura del virus”, Mondadori, 2020] e con quella di  92.000 morti nella seconda ondata finita nel luglio scorso che feci correttamente solo nel maggio 2021. Nei primi  mesi del 2021, invece, avevo calcolato altre equazioni con relative curve che non corrisposero ai fatti:  il 3 novembre avevo  stimato un totale di vittime nella seconda ondata di 8.700 totali fino a dicembre e il 25 dicembre avevo stimato 62.000 morti fino a Maggio.

Questi scarti notevoli dipendono dal fatto che i fattori causali dell’epidemia sono numerosissimi e imprevedibili – e neanche gli effetti di essi sui decessi sono prevedibili.

Le cause sono: evoluzione del virus, inadeguata diffusione dei vaccini, quanto viaggiano i contagiati, loro età, condizioni biologiche, costanza nell’evitare contatti umani, contatti con animali affetti dal virus, temperatura e umidità dell’ambiente. Questi dati non sono misurabili in tempo reale. Per capire e prevedere l’andamento dell’epidemia, occorre usare procedure empiriche. Le più affidabili (che forniscono in alcuni casi, come quelli citati, previsioni efficaci), sono basate appunto su equazioni  di  Volterra che possono essere risolte determinandone i coefficienti in funzione delle serie storiche registrate.

 Le malattie infettive all’inizio si diffondono lentamente. Poi il numero dei contagiati cresce e accelera – sembra esponenziale, ma  cala il numero dei contagiabili. La pendenza della curva dl  decessi in funzione del tempo è una  S che si ferma al valore massimo A, detto asintoto: raggiuntolo, non muore più nessuno: l’epidemia è finita. È significativo considerare il numero dei decessi e non quello dei contagi che dipende da quanti pazienti si curano, quanti tamponi si fanno, quanto corrette sono le diagnosi. La curva (a tratto continuo nella figura) rappresenta l’equazione e si vede che segue da vicino i numeri totali dei morti registrati giornalmente.

Con le equazioni di Volterra è possibile modellare i decessi dovuti alla peste di Londra del 1665 e quelli dovuti all’AIDS in Italia: anche nel caso dell’AIDS  le stime del numero totale di decessi sono state riviste in crescita varie volte in anni successivi. I successi ottenuti con i vaccini atti a immunizzare dal Covid, stanno stimolando la ricerca di vaccini contro l’AIDS.

Le procedure descritte, dunque, possono essere utili per anticipare l’ordine di grandezza,  ma non certo valori esatti, delle variabili epidemiologiche.

Se la proiezione dell’andamento dell’ondata di agosto – non  molto aggressiva – sarà confermata, si potrà interpretare come un successo della campagna di vaccinazione e uno stimolo a intensificarla.

 

Nel 2008 J. Zimmerberg, del National Institute of Health (USA) osservò  che i virus dell’influenza sono più contagiosi alle basse temperature invernali, alle quali l’involucro protettivo di fosfolipidi del virus si indurisce. A temperature più alte di 17°C si liquefa e il virus si decompone. Questo spiega perchè l’influenza stagionale si diffonda fra Novembre e Febbraio nell’emisfero Nord e fra Maggio e Agosto nell’emisfero Sud. Quando gira l’influenza, la si evita restando in ambienti chiusi ad alta temperatura. Coi suoi esperimenti pubblicati il 9/3/20 Jung Yuan Wang dell’Università di Pechino, avrebbe dimostrato che anche il COVID-19 è eliminato dalle alte temperature, anche se sembra  sia meno sensibile dei virus stagionali.

La ricerca su virus, vaccini, meccanismi ambientali e comportamentali potrà risolvere problemi vitali. Le improvvisazioni ideologiche dei novax vanno mostrate a tutti  nella loro rischiosa insussistenza.

     

  • Articolo Pubblicato il 16/09/2021 – Il Messaggero