In un mio precedente post descrissi così la morte di un grande appartenente della Famiglia Artistica, l’arch. Sant’Elia:

Un forte bruciore in fronte, immediato e tremendo.
Poi il buio ed il fuoco dentro.
Nemmeno un attimo per percepire il termine. Per ripensare agli entusiasmi che solo l’anno prima lo avevano spinto, lui socialista, nel luglio 1915, ad arruolarsi assieme agli altri amici futuristi.
Nemmeno un attimo per risentire il sudore sulla fronte ed il calore nei polpacci a causa delle lunghe pedalate in sella alla bicicletta del Battaglione Ciclisti.
Un attimo, …forse, per accorgersi di lei, la Morte.

Era il 10 ottobre 1916 ed il cimitero da lui designato per la Brigata Arezzo, a Monfalcone, con tombe disposte in fila e allineate secondo la gerarchia militare, era ancora in costruzione; era lo stesso giorno in cui, in testa al plotone, durante un’azione d’assalto venne colpito in fronte da una pallottola di mitragliatrice.
Un minuscolo oggetto di metallo ha così suggellato la sua breve, ma intensa esperienza terrena.

 
 
Antonio Sant’Elia era nato il 30 Aprile 1888 a Como, da Luigi Sant’Elia e Cristina Panzilla.
Dopo essersi diplomato capomastro, si trasferì per lavoro a Milano, ove aprì un proprio studio professionale.
E’ stato tra i fondatori del Gruppo Nuove Tendenze, che espose nel mese di giugno 1914 alla Famiglia Artistica.
Immediatamente successiva la sua adesione al futurismo: “Lacerba” del 1 agosto 1914 pubblica il suo “Manifesto dell’architettura futurista”.
 

Un genio dell’epoca. Ma vediamo come la sua opera ha influenzato la cultura italiana ed internazionale.

 

Il lavoro di ricerca sui nuovi concetti di città elaborati dall’architetto Antonio Sant’Elia e dal Gruppo Nuove Tendenze ha rappresentato uno dei più importanti movimenti innovativi dell’architettura del XX secolo.

In particolare, l’opera di Sant’Elia e del Gruppo Nuove Tendenze è stata un contributo fondamentale alla nascita del futurismo italiano e alla sua diffusione internazionale. Le loro idee innovative sulle città del futuro hanno ispirato numerosi architetti, urbanisti e artisti in tutto il mondo, influenzando significativamente la cultura architettonica dell’epoca.

Le opere di Sant’Elia e del Gruppo Nuove Tendenze si caratterizzavano per la loro avanguardia e per l’utilizzo di nuovi materiali e tecnologie, ma anche per l’attenzione alla funzionalità e all’organizzazione degli spazi urbani. I loro disegni rappresentavano una visione della città come una macchina perfettamente organizzata, in cui il design e la tecnologia avrebbero garantito un’esperienza di vita urbana efficiente e piacevole.

In Italia, il lavoro di Sant’Elia e del Gruppo Nuove Tendenze è stato particolarmente importante nella diffusione di una nuova cultura architettonica, che ha contribuito alla nascita del razionalismo italiano. L’influenza del loro lavoro è stata particolarmente evidente nella progettazione di importanti opere architettoniche, come la stazione di Milano Porta Garibaldi, la Stazione Centrale di Milano e la Casa del Fascio di Como.

Internazionalmente, il lavoro di Sant’Elia e del Gruppo Nuove Tendenze ha avuto un impatto significativo sull’architettura moderna in Europa e negli Stati Uniti. Le loro idee hanno ispirato molti architetti modernisti, tra cui Le Corbusier e Walter Gropius, che hanno a loro volta contribuito alla diffusione di un’architettura funzionale e moderna in tutto il mondo.

In sintesi, il lavoro di ricerca sui nuovi concetti di città elaborati dall’arch. Sant’Elia e dal Gruppo Nuove Tendenze ha rappresentato un importante contributo alla cultura architettonica del XX secolo, influenzando l’architettura moderna in Italia e nel mondo.