Numero 55 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Comunicare secondo natura
la comunicazione one to one

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di Franco Marmello

 

Belli fuori e brutti dentro? Per chi intende comunicare a vari target (nella vita come nel lavoro) e ottenere buoni risultati d'ascolto, la ricerca dell'armonia fisica come requisito per il risultato non è sufficiente. A quella esteriore deve accompagnarsi una certa armonia interiore, psichica...

  • Dal corpo alla mente - Un sedicente buon comunicatore deve ricercare una certa armonia nella strutturazione della propria personalità. Un'armonia fisica - per esempio- che chi è a contatto costante con gli altri deve conquistare se desidera avere successo nelle relazioni interpersonali. Ma essere belli fuori e brutti dentro non giova. Come abbiamo già considerato, esiste un altro tipo di armonia che chi desidera comunicare con un certo risultato deve cercare di conquistare se vuole riuscire fino in fondo: un'armonia di tipo psichico.

 

 

  • Strane evocazioni - Quando sentono pronunciare la parola psiche e derivati, chissà perché, molti hanno reazioni strane. Forse pensano agli articoli di cronaca quando raccontano fenomeni e manifestazioni di evidente squilibrio comportamentale; forse ricordano film e romanzi ambientati in cliniche psichiatriche o antichi manicomi. Nel migliore dei casi pensano al parente, al vicino di casa o al collega di lavoro in preda a galoppante esaurimento nervoso. Ma perché? Perché si pensa sempre male se si sente parlare di psiche? Spesso manca l'educazione adeguata per capire che la psiche é una parte importantissima ma qualunque del nostro essere e che tenerla in ordine é uno dei nostri compiti più impegnativi e doverosi; alla stessa stregua del nostro aspetto esteriore (igiene, ginnastica, ecc). Ma come? Con l'entusiasmo, per esempio. L'entusiasmo - come abbiamo già avuto modo di dire - é la molla segreta della vita. Nelle relazioni umane é un elemento di comunicazione davvero molto importante perché contagioso: smuove i desideri della gente; é trascinante.

 

    • Per il comunicatore efficace, entusiasmo vuol dire credere nel progetto che propone, che rappresenta - Vuol dire credere in se stesso ed essere fiero e convinto fino in fondo di quel che dice e propone. L'orgoglio del proprio mestiere, per esempio; la convinzione nel rappresentare ufficialmente e fino in fondo qualcosa o qualcuno con le parole e con le azioni. Questo tipo di orgoglio e fierezza spesso manca nel nostro atteggiamento: quando cerchiamo di vendere qualcosa a qualcuno (se questo é il nostro mestiere); quando cerchiamo di con-vincere qualcuno per coinvolgerlo in qualsiasi buona (a nostro avviso) causa; in ogni momento della nostra vita quando decidiamo di collaborare a qualche progetto evolutivo, di progresso potenziale individuato. Nel comunicatore non completamente responsabile della sua leadership situazionale troviamo spesso arroganza e presunzione. Queste due pessime caratteristiche non hanno nulla a che vedere con l'entusiasmo genuino del comunicatore assertivo convinto di servire qualcuno con un'idea, un prodotto, un atteggiamento; convinto di offrire un bene, un servizio, una soluzione, non di sbolognare qualcosa a qualcuno; convinto di informare positivamente e con enfasi, non di martellare l'interlocutore con una serie interminabile di parole talvolta poco supportate da una reale conoscenza di ciò che ha da proporre e offrire.

     

    GLI ALTRI COMPRANO IL NOSTRO ENTUSIASMO
    comprano l'entusiasmo di chi ne ha da vendere

    Ci ringraziano con una firma su un contratto
    o anche soltanto con un cenno del capo o con un sorriso

    Gratificano spontaneamente il nostro impegno e la nostra fatica
    nel tentare di convincerli
    solo quando capiscono  che  gli stiamo dando qualcosa di nostro

    L'entusiasmo é una piccola fiammella
    che giace addormentata dentro di noi
    come spesso giace addormentato il seme del genio

     

     

    Franco Marmello: Membro AIF Associazione Italiana Formatori, Responsabile Italia “Bottega del Cambiamento”, Giornalista, scrittore. Il progetto bottega si rivolge all'Uomo Nuovo in Azienda: una risorsa consapevole della complessità organizzativa provocata dal fenomeno del cambiamento, consapevole di dover crescere in modo meno empirico rispetto al passato, sia sul piano professionale che sul piano umano.
    www.bottegadelcambiamento.it