Numero 76 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Obama e Bersani:
due sprazzi positivi in tempi oscuri

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di Roberto Vacca

 

Il degrado culturale non imperversa solo in Italia. Anche gli Stati Uniti ne soffrono. I segnali negativi sono molti. Oggi, però, sia da noi che in USA c’è almeno uno sprazzo positivo. Vediamoli.

Sulle prime pagine anche dei migliori giornali italiani affiorano notizie minimaliste o deplorevoli. La Chiesa si offende perché il PdL non va a festeggiare la ricorrenza dei patti lateranensi. Due gay dicono che si baceranno sul palco di San Remo. Il noto uomo politico/affarista asserisce che il Professore è indecente e dice “grandi cazzate”.. Poi appare in un video in cui spara doppi sensi volgari a una signora.
Queste volgarità richiamano alla mente il diario di Alistair Hershom. Era il famoso giornalista britannico personaggio del mio romanzo “Kill?” (2005) che scriveva:
"Ho deciso di uccidere Silvio Berlusconi. Non sono un terrorista, né un sicario prezzolato. Non sono comunista, nè ulivista. Sono parole brutte e spero che non restino nel nostro vocabolario. Ne faccio una questione di gusto, morale e fair play. Da quando i ministeri sono occupati da imputati latitanti, sento il disagio di vivere in Italia. Mi sento uno straniero. Mi sento esiliato. 70 anni fa era primo ministro Benito Mussolini: tragico pagliaccio. Volle la guerra e fece morire 400.000 italiani. Pessimo gusto anche lui. Mieteva grano a torso nudo. Fingeva di pilotare aeroplani. Diceva: "Dio stramaledica gli inglesi". Proclamava: VINCERE E VINCEREMO, e perdeva. Ma noncantava canzonette, nè dedicava ogni sua energia ad ammassare una fortuna personale smisurata.”

Nel romanzo Hershom all’ultimo momento non sparava. Se esistesse davvero, forse mi biasimerebbe perché lo bloccai quando aveva già il suo bersaglio nei fili incrociati del cannocchiale e  il dito sul grilletto.

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Ma passo allo sprazzo positivo. Lo firma Pierluigi Bersani su Repubblica. È il piano del PD per la scuola. Prevede più risorse e più insegnanti. Offrirà “formazione ai docenti in servizio per innovare la didattica, nuove tecnologie, scuole aperte tutto il giorno, rilancio della formazione tecnica e professionale de nuovo sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti”.

Sono proprio misure che suggerivo nel pezzo che vi mandai il 5 Maggio 2012. Avevo già deciso da un pezzo di votare PD alle prossime elezioni. Ora faccio notare agli indecisi che i programmi di altre formazioni politiche tacciono su questo argomento vitale.

La notizia minimalista americana è che oggi il 40% dei dipendenti CIA sono donne. Quella deplorevole è riportata da Paul Krugman sul NY Times di oggi – “The Ignorance caucus –il movimento per l’ignoranza.” Cita Eric Cantor, il rappresentante della maggioranza (repubblicana) del Congresso, che ha proposto di tagliare tutti i finanziamenti federali alle ricerche di scienze sociali, a quelle sull’efficacia comparata dei farmaci e alle valutazioni degli “effetti magici” delle misure proposte dai repubblicani per diminuire le tasse ai ricchi..

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Lo sprazzo positivo americano è l’anticipazione del discorso di Obama sullo State of the Union (data, anche questa, dal NY Times di oggi). Oltre a dichiarazioni su disoccupazione, energie rinnovabili, piccole armi in mano a privati, immigrazione e politica estera [i soli argomenti citati da Repubblica a pagina 15 di oggi] dovrebbe parlare di un’ulteriore riduzione degli arsenali atomici. Dovrebbe essere il risultato di un accordo con Putin – fatto in modo tale da non richiedere la ratifica del Congresso. L’obiettivo è quello di ridurre da 1722 a 1000 il numero di testate nucleari nell’arsenale USA.  

La notizia sarebbe buona, anche se tardiva. Infatti a Obama già è stato dato anni fa il Premio Nobel per la pace – solo per aver manifestato l’intenzione di eliminare tutte le armi nucleari. Inoltre i conti non tornano. Le 1722 testate nucleari americane sono solo quelle “deployed” – cioè messe in campo, pronte all’uso. In effetti, secondo l’Istituto Brookings e la SIPRI svedese, gli USA ne hanno altre 2800 “non deployed”, cioè funzionanti ma non di uso immediato. Nessuno ci dice in quanto tempo. Infine hanno anche circa 500 armi atomiche per uso tattico. Questo significa che hanno un potenziale distruttivo da meno di 1 kiloton fino a centinaia di tonnellate di alto esplosivo simili, dunque, a quelle usate a Hiroshima e Nagasaki. La riduzione delle bombe atomiche dovrebbe essere molto più drastica.

Le notizie cattive sono più numerose. Quelle buone vanno analizzate e non è immediato accertare se, veramente, possano generare aspettative positive.

 

 

Roberto Vacca: Laureato in ingegneria elettrotecnica e libero docente in Automazione del Calcolo (Universita' di Roma). Docente di Computer, ingegneria dei sistemi, gestione totale della qualita' (Universita' di Roma e Milano). Fino al 1975 Direttore Generale e Tecnico di un'azienda attiva nel controllo computerizzato di sistemi tecnologici, quindi consulente in ingegneria dei sistemi (trasporti, energia, comunicazioni) e previsione tecnologica. Tengo seminari sugli argomenti citati e ho realizzato numerosi programmi TV di divulgazione scientifica e tecnologica.
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