Di questi giorni il lancio nelle librerie di Barnes & Nobles dell’ultimo libro di Ori Brafman che invita manager in cerca di innovazione ad abbracciare una certa dose di “caos” considerato salutare per qualsiasi organizzazione. Tanto ne è persuaso l’autore, da avere addirittura convinto l’esercito americano a mettere in pratica le sue teorie. Pur ammettendo la necessità di struttura e disciplina, Brafman sostiene che le idee migliori e le soluzioni più creative ed efficaci  possono nascere solo in uno “spazio bianco” (white space). Cinque le regole base che propone: creare, all’interno della struttura momenti  destrutturati, liberi da vincoli di risultato in cui la mente può produrre innovazione; non sottovalutare l’opinione di outsider, capaci di una diversa prospettiva; a questo scopo creare momenti di contatto e interazione tra vari gruppi; circoscrivere l’inevitabile caos con una struttura morbida; mai dare troppo peso ai numeri.
 
Ori Brafman è un consulente molto stimato negli Stati Uniti, formato alla Stanford Business School e autore di altri due successi editoriali, “Sway” e “The Starfish and the Spider”. Per questo libro ha unito le forze con Judah Pollack, un nome noto alla Haas School of Business di Berkeley. 
 

The Chaos Imperative. How Chance and Disruption Increase Innovation, Effectiveness, and Success: un titolo che non poteva mancare nello scaffale di Caos Management.