(Un ringraziamento all’unica persona in Italia che non ha scritto e pubblicato libri in tempo di pandemia, salvando così la vita degli alberi)

 

Stucchevole= Bella questa parola, bella da pronunciare: riempie la bocca come una sfogliatella riccia. Difficile ma sensuale, un po’ si sbriciola come se volesse perdere vocali strette nella morsa delle consonanti

Stucchevole è quel martellamento quotidiano, diuturno, notturno, dall’alba al tramonto sulle notizie ondivaghe e sconnesse dei flussi del morbo e del suo “santissimo” vaccino.

Giornalisti, commentatori, politici, scienziati tutti ringalluzziti ed eccitati si fanno in quattro per informarci. Lo definiscono sobriamente “il diritto all’informazione”, ma è solo un modo sadico per cavalcare la tigre senza venir scaraventati a terra.  Una forma di terrorismo sanitario con brillanti scoop d’artificio, ciliegine sulla torta del tormento.

La tribù degli ipocondriaci ringrazia! Sommersi da brutti pensieri presentati come vere chicche nel menu delle possibili prelibatezze. Ombrellino piazzato nel bicchiere del Bloody Mary del vaccinaggio la frase del Mitico Generale Fligliuolo “Bisogna immunizzare gli over sessanta e i fragili, sono loro a contagiarsi, a riempire le terapie intensive e a defungere”

Grazie Generà, il suo “tono empatico” verso noi poveri vecchi impauriti é rassicurante nonché encomiabile.

Così come è consolatorio per quelle persone colpite da trombosi in seguito alla inoculazione del vaccino sapere che ” I vantaggi sono maggiori dei danni”. Che fortuna!  Le loro morti non contano:  sono danni irrilevanti.

Questo esercito compatto dal “pensiero unico” riempie le stanze della comunicazione. Nemmeno lo zapping ci salva.

 

Patetico=  Modalità “birignao” alto borghese alla Draghi nel pronunciare questa parola, tirando la “oooo” finale dentro la gola in una sorta di conato gastrico.

Patetico l’assioma che il Corona Virus sia democratico, affermazione reiterata da chi è benestante, abbiente, ricco sfondato e sano.

Vaccini per tutti…che si ricominci a campare. Green Card Vaccinali che permettano viaggi vacanze anche in Africa dove i leoni, gli animali più amati al mondo, stanno estinguendosi grazie ai safari

Che i giovani, così colpiti dallo stare in famiglia per un intero anno e mezzo, vadano in Grecia o a Minorca a sdraiarsi al sole è loro sacrosanto diritto. Ci ha pensato il piano vaccinale del Nostro Alpino Speciale, tuta mimetica compresa, alla faccia di quei vecchi ” improduttivi, allettati e malconci”, che si sono privati della loro  iniezione salvavita per donarla agli amati nipoti.

No la pandemia non è democratica, nessuno lo dice ma molte categorie non valgono il tempo e il prezzo di una salvazione. Lo sanno i paria indiani, gli indios dell’Amazzonia, gli emigrati gli homeless e le bag women di tutto il mondo.

 

Sgomento=  Morti morti morti : quanti morti!.

L’urlo delle sirene delle ambulanze ininterrottamente si avvicinano aumentando di volume. L’orecchio teso, poi un sospiro se passa oltre la mia strada, la mia casa, il mio vicinato.

Il vicolo crogiuolo di vite, scugnizzi, venditori di sigarette americane, operai a nero con scale sulle spalle.

motorini addetti al trasporto di ogni cosa…dove diavolo è tutta questa folla, questa fauna naturale?

Il vicolo è deserto, sparuto, spaventato.  Panni stesi, sì, che fanno sapere che le case sono abitate.

“Guagliuni” con buste di plastica consegnano la spesa. Ora sono quasi tutti stranieri con i loro nomi difficili da pronunciare che qui diventano Gigino, Antonio, Gennaro.

Ferma davanti alla bottega, aspettando che un altro cliente esca, sapendo che il mio amico gestore non c’è più. Più avanti il macellaio storico del quartiere ha abbassato le serrande per sempre.

Un ‘altra ambulanza svetta verso la zona ospedaliera. Deve passare per questa strada, è quasi un percorso obbligato. Da questo quartiere o da Capodimonte, non c’è altra via per gli ospedali.

Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese e anno dopo anno.

Dimenticanza= “Da quando le ultime gocce della pioggia hanno preso a rallentare sull’obliquità dei tetti e l’azzurro del cielo ha cominciato a specchiarsi lentamente sul centro lastricato della strada, il rumore dei veicoli ha preso un altro canto, più alto e allegro, e si sono sentite le finestre che si spalancavano contro  la fine della dimenticanza del sole. Preparandomi a esistere” ( Fernando Pessoa)

Preparandoci a tornare.  Presto!