Numero 35 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

CORRERE VELOCE

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di Stefano Magliole

 

La mattina mi sveglio alle sette e vado a correre in un parco vicino casa. Fino a poco fa tiravo le tende della mia finestra ed il sole invadeva la stanza. Da alcune mattine, invece, la luce è tenue e sono le lampade stradali ad illuminare l’asfalto. Il vento si è fatto più insistente anche se non ancora pungente. Segno di un inverno che si avvicina… L’inverno del nostro scontento, direbbe Riccardo III.

A proposito di teatro, camminando per le vie del centro, sono stato molto incuriosito dalla presenza nel West End di un classico del teatro italiano: i sei personaggi di Pirandello. Il teatro inglese è una creatura chiusa in se stessa, la cui unica relazione esterna (favorita dalla condivisione linguistica) è con gli Stati Uniti, o meglio con New York. Strano vedere un testo italiano così ben collocato nel panorama istituzionale londinese.

ttLo spettacolo è stato molto interessante, anche se non troppo ortodosso: qualcosa che non potrebbe mai essera pensata in Italia, un po’ per rispetto nei confronti del nostro drammaturgo, un po’ perche’ la necessita’ inglese di tradurre l’originale lascia ampio spazio per divagare rispetto all’originale. Quello visto al teatro Gielgud è un Pirandello del XXI secolo, più cinematografico che teatrale, immerso tra le teorie di montaggio di Ejzenstein, il McGuffin tanto caro ad Hitchcock ed una macchina a mano che tanto ricordava il decalogo di Lars Von Trier. Il secolo cinematografico attraversato sfruttando le parole del nostro drammaturgo. Una versione inedita, ritoccata drammaturgicamente ma non nell’essenza del testo: il gioco tra personaggio ed attore diventa un più attuale contrasto tra realtà e fiction, demistificazione della verità e incontro-scontro tra docufiction e documentario strictu sensu.

Intanto per le ventose strade di Londra inizia ad apparire la parola “Christmas”: i negozi mostrano i cataloghi natalizi, i locali espongono cartelli che invitano alle prenotazioni per la cena di Natale; segno di una tradizione differente che non vede la famiglia riunita intorno ad una tavola imbandita. Segno di una velocità inafferrabile, intangibile, incredibile…

Londra è davvero una città incredibilmente veloce. E, paradossalmente, puoi fare tutto pur non avendo il tempo di organizzarti. Ne ho avuto un esempio quando, in una grigia giornata d’ufficio, ho visitato il sito internet del Barbican Centre. Il complesso che ha sede tra l’omonima fermata della metropolitana e quella di Moorgate, è uno dei più grandi spazi culturali di Londra, insieme al Southbank Centre: spettacoli, concerti, mostre, proiezioni ogni giorno. E così, seduto dietro una scrivania, visitando il website del centro, ho prenotato on-line il mio biglietto per uno spettacolo teatrale che debuttava la sera stessa. Preso l’autobus (più economico della metropolitana) e arrivato al Barbican, mi sono goduto la mia serata di teatro. Tutto veloce, forse impersonale, ma allo stesso tempo efficiente.

 

Stefano Magliole è nato a Roma nel 1980. Regista teatrale ed insegnante di recitazione, si è laureato a Roma con il massimo dei voti con una tesi scritta seguendo il lavoro del Maestro Luca Ronconi ed incentrata sulla "semiotica della simultaneità". In teatro ha diretto testi classici e contemporanei. Al momento è a Londra a studiare il teatro inglese presso la University of London (Central School of Speech and Drama).