Numero 67 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Modelli di percezione della realtà in una rinnovata oggettività neurologica
BERGAMO SCIENZA 15/OTT/2011 sintesi della Conferenza su :
“Arte e Scienza e illuminazione a LED delle opere di Lorenzo Lotto”.

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di Paolo Manzelli

 

 

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Abstract:
It's not  eyes that see because vision is generated by the brain interactions with energy and matter.
If you think that you see an image in your eyes, you follow an old approximation, because really you do not see the world within your eyes. You see the image constructed by your brains. The talk presented by Paolo Manzelli at BERGAMO-SCIENZA 2011 put in a simple understanding how the eyes are only responsible to transform light into complex neurological signals. Those signals are codified as  bio-chemical signals, that traveling in the brain creates vision which focus is in the multiple structure of “Occipital Brain” as studied  Semir Zeki, (Prof of cognitive biology at the London University). The new neurological knowledge, based on neuro-imagining, permits today to develop a new consciousness to the objective reality that include the brain functions in an effective re-production of the world. In fact there are no light, colors, music, smell or other sensation in art and science without the objective interactivity with the brain. Imagine: Lorenzo Lotto (Venezia,1480) (Angel)

 

Le nuove tecnologie di illuminazione a LED migliorano la percezione visiva delle opere d'arte come e stato sperimentato dai Lighting Designer, Francesco-Iannone e Serena Tellini, utilizzando delle lampade LED con emissione sul rosso e sul blu alla mostra di Lorenzo Lotto presso le Scuderie del Quirinale.
I LED  (Light Emission Diodes) sono dispositivi opto-elettronici che emettono luce fredda (priva di infrarossi), e possono lampeggiare a frequenze molto alte e quindi generano segnali che modulano la intensità  luminosa. La associazione di due LED uno a luce Rossa con uno a luce Blu,  consente al cervello di ricreare l'effetto di una sorgente di luce bianca molto pulita da frequenze spurie, che permette una migliore visione in rilievo dell'intero  spettro dei colori  del dipinto.

Per valorizzare la importanza di tale aspetto dell'impiego della luce LED nell'illuminazione della gamma dei colori nelle opere d'arte, bisogna prendere in considerazione che il colore percepito è una sensazione cerebrale, frutto delle elaborazione neurologica dei segnali visibili percepiti dalla retina.
Infatti i colori degli oggetti divengano nel cervello sensazioni visive in relazione: a) le  caratteristiche spettrali delle frequenze della luce che incide su i coloranti e dalle proprietà monocromatiche di assorbimento, riflessione e trasmissione dei materiali illuminati, che b) in prima istanza interagiscono foto-chimicamente in maniera differente sui tipi di coni e bastoncelli della retina, i quali inviano segnali alle diverse strutture  neuronali generatesi nella evoluzione del cervello, le quali elaborano le forme ed i colori di ciò che oggettivamente vediamo. E quindi importante sottolineare il fatto che noi vediamo il mondo naturale colorato anche per emozionarci piacevolmente e renderci in simpatia con la natura, mentre le nostre concezioni meccaniche hanno teso a separare la cultura dalla naturalezza delle nostre attività percettive. 
        
L'illusione di vedere con gli occhi porta a concepire una realtà limitata da un modello concettuale  ormai obsoleto, proprio in quanto separando arbitrariamente il soggetto dall'oggetto. Infatti il modello meccanicista della visione oculare, considera il cervello e le sue complesse attività di elaborazione di forme ed immagini e sensazioni di colore, troppo semplicemente, come elemento sostanzialmente soggettivo, proprio in quanto si trascura la oggettività della azione cerebrale, poiché essa è difficilmente quantificabile nel quadro di una concettualità meccanica o quanto meccanica della scienza.

 

 

Semir Zeki, studioso delle percezione come visione dall'interno (3), professore di neurobiologia cognitiva e di neuro-estetica presso l'University college di Londra, ha analizzato l'area occipitale del cervello
(O) tramite la neuro-imagining ed ha evidenziato la esistenza di quattro aree (V1,V2,V3,V4), sovrapposte, come strati che permettono la costruzione delle immagini nel cervello in seguito alla elaborazione delle complesse informazioni neuronali che vengono  trasferite (feedforward) al centro del bulbo occipitale, dal nervo ottico.
La percezione interna infatti elabora, con modalità similari a quelle di un computer bio-elettrochimico, le informazioni che il nervo ottico e le sue ramificazioni trasportano, ma anche ricavano durante il percorrere tutto il cervello alla ricerca di un confronto con i dati mnemonici e di archetipi per la costruzione delle immagini. Le ghiandole polarizzanti di tipo (On-Off) (G), adiacenti all’area dove si innesta il nervo ottico, codificano e probabilmente indirizzano nei diversi fasci nervosi l’informazioni visive ricevute dalla retina inviandole verso differenti percorsi cerebrali. In particolare il chiasma ottico percorre gli emisferi cerebrali superiori emisfero Sinistro (Left E.) ed Emisfero Destro (Right E.), ed  inoltre le ramificazioni del nervo ottico si addentrano nelle sezioni del cervello più antiche, come il Talamo (T), che permette di associare le emozioni alla percezione visiva o la ghiandola Pineale (P), che appartiene al cervello evolutivamente ancora più antico, che è fortemente sensibile alla luce; infatti secerne ormoni che influenzano i ritmi circadiani della attenzione cosi come quelli del sonno e della sveglia.
        
Le informazioni provenienti dai due emisferi cerebrali superiori  Sinistro (LE) e destro (RE) vengono rispettivamente analizzate come segnali neuronali provenienti dalle variazioni di frequenza della luce,  ovvero in termini di variazioni di lunghezza d'onda correlabili alle distanze spaziali di provenienza del segnali luminosi recepiti dalle retine degli occhi. Entrambe queste informazioni neuronali giungono  al centro del Bulbo occipitale ( O ) e servono alla composizione  tridimensionale delle immagini e delle forme che sono ancora in bianco e nero, definendo l'immagine (in V1) e le  sue relazioni spaziali e temporali tra figura e fondo (in V2).
        
Quindi come farebbe un artista che inizia con il disegnare i tratti salienti a carboncino (V1) e poi ne precisa le varie tonalità delle ombre (V2), e poi  ancora inquadra i contorni delineati nel contesto prospettico (V3), ed infine aggiunge il colore (V4), il cervello sotto il controllo dell'empatia del neuroni Mirrors (M), associa alle informazioni visive quelle emotive provenienti dal Talamo (T) ed anche  le pulsioni primarie dalla Ghiandola Pineale (P); detta anche comunemente “occhio interno”. quest’ultimo e’ attivo anche nella visione onirica durante il sonno (fase REM), normalmente si esprime mediante la emissione di ormoni, che vanno ad modulare la cessione di Dopammine da parte dell'Amigdala e di endorfine che attivano il Locus Coeruleus, responsabile della attenzione. Infine la zona limitrofa al bulbo oculare (V5) entra in connessione indiretta (feedback) con nuovamente con i Neuroni Mirrors ed attiva il cervelletto ( C ) generando le nostre riposte comportamentali e di movimento. (4)
        
Cosi sembra procedere schematicamente il “Modello Innovativo di Percezione” nella costruzione interna delle immagini visive che in particolare si formano in relazione all'area occipitale del cervello, ma .... a netta differenza di un pittore, il cervello esegue tutto ciò in una dinamica di flusso interattivo di operazioni parallele e simultanee, che di fatto ci permette di rendere continua e dinamica la immediata visione  dell'ambiente esterno e delle sue variazioni percepibili, associandole con la sensazione del colore e alla attenzione o repulsione nel comportamento dell'osservatore relativamente a ciò che viene cerebralmente percepito.
        
E' utile ricordare come già Rene Descartes (La Haye en Touraine, 1596Stoccolma,1650) noto come il filosofo del “meccanicismo “trovo' proprio nella Ghiandola Pineale (detta occhio interno per la sua sensibilità nota alle variazioni luminose nell'innestare le necessità circadiane di veglia e di sonno) il punto  di collegamento tra l'intelletto e il corpo, e pertanto concluse che ogni riferimento all’attività dell’occhio interno non avrebbe permesso di mantenere una completa concettualità meccanica della scienza. (5)
        
Oggi in occasione di  Bergamo Scienza abbiamo iniziato a rivedere completamente il modello meccanico della percezione in quanto è ormai obsoleto per le necessita di comprensione proprie della nostra epoca di informazione nella quale è necessario rilanciare l'arte e le nuove tecnologie nel quadro dello sviluppo della futura società della conoscenza. (6)

 

 

BIBLIO ON LINE : vedi : Brain Images :http://brainmind.com/

(1) – Illuminazione a LED e percezione: http://venezian.altervista.org/Scienzarte/
39._Tecnologie_di_illuminazione.pdf

(2)- Imaginario e percezione visiva:
 http://rolandociofi.wordpress.com/2011/07/08
/immaginario-e-percezione-visiva-di-paolo-manzelli/

(3) Inner Vision : 
http://www.tecalibri.info/Z/ZEKI-S_visione.htm
(4) - La percezion du monde: http://1tpe2ouf.e-monsite.com
/pages/la-perception-du-monde/le-cerveau.html

(5)-Pituitary Gland : http://www.biology.arizona.edu/human_bio
/problem_sets/Human_Reproduction/04t.html

(6)- Cartesio : http://www.meta-mind.org/wiki/index.php
?title=Pineal_Gland

(7)– Brain & music :http://www.egocreanetperu.com
/cervello_musica1.pdf

 

 

Legenda:

LE = Left Hemisphere
RE = Right  “
G = on-off -Glands
M = Mirror- Neurons (empathy)
T = Thalamus (Lateral  Vision) (emotions)
P = Pituitary Gland (impulses & attention, in connession with Amygdala and Locus Coeruleus)
O = Occipital Brain, composed by layers V1-V2-V3-V4
C = Cerebellum

 

http://www.crystalinks.com/reptilianbrain.html

 

 

Paolo Manzelli:nato a Terni il 25/06/1937, Chimico Fisico (Laurea: Firenze 1967), Studioso della Chimica del Cervello sulla base delle relazioni tra Energia, Materia ed Informazione. Direttore del Laboratorio di Ricerca Educativa del Dipartimento di Chimica della Università di Firenze.
Pmanzelli.lre@gmail.com
http;//www.chim1.unifi.it/group/education/, e Presidente della Associazione Telematica EGOCREANET; http://www.egocreante.it;
www.edscuola.it/lre.html;
www.wbabin.net;
http;//www.descrittiva.it/CALIP/dna/DomandeRAI3.PDF;
http;//www.educationduepuntozero.it;
/Community/2009/11/27/hatigiannini.shtml;
http://www.genitoridemocratici.it/htm/creatprg.htm;
LRE@UNIFI.ITdabpensiero.wordpress.com/;www.globale.it