Dalla Redazione

N°126 ottobre-novembre-dicembre

 

 

Siamo nel 2020, anno palindromo, iniziato con Trump che ha bombardato l’Iran e con Erdogan che fa dei preparativi di invasione, con la tragedia della Australia che brucia e muoiono sia la foresta, sia i suoi abitanti e gli umani ancora non prendono molto sul serio il problema CLIMATICO nel mondo. Stiamo ricevendo forti segnali di crisi, di ricerca di un cambiamento, di definizione di confini sia geografico sia commerciali (vedi il fallimento della COP25 Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici anche alla presenza di Greta Thunberg).

Stiamo assistendo ad una serie di movimenti di massa composti da individui che inseguono cose diverse, ma la novità è che il mondo globale unito fino alla disperazione dai social imperanti (Facebook, Instagram, Twitter, e vattelapesca) sente il bisogno di uscire di casa e di unirsi ad altri per manifestare. Si tratti di un dissenso politico o di manifestazione di flashmob come quello messo in scena dalle donne cilene contro la violenza alle donne con “Un violador en tu camino, il violador eres tu”  con un messaggio forte e chiaro, direi inequivocabile. È diventato virale e replicato ovunque. Donne Tedesche, Francesi, Tunisine, Indiane, Turche, etc. ripetono la coreografia creata dal collettivo femminile cileno “LasTesis” che ha la sua radice nella situazione politica cilena iniziata il 14 di ottobre dell’anno scorso.

Le donne protestano per accusare il fallimento da parte del sistema giudiziario nel proteggerle e nel tutelarne i diritti. Essendo la maggior parte della popolazione mondiale composta dal genere femminile, mi sembra sia importante e da tenere in conto.

Insistiamo con il diffondere della cultura, della conoscenza, pensando ancora che la ignoranza bisogna batterla per dare la possibilità a tutti di esprimersi e vivere al meglio.

Gli articoli di questo numero:

 

“PROTOPIA futuro senza lavoro” di Giuseppe Monti.   Scrive l’ing. Monti: Protopia (pro di processo o progresso e topos dal greco per luogo) è un neologismo utilizzato da Kevin Kelly per indicare, semplificando, una specie di via di mezzo tra utopia (non luogo), distopia (cattivo luogo) e eutopia (buon luogo). Il tema è veramente molto interessante e direi che occuperà i nostri pensieri nei prossimi anni. … Si tratterebbe quindi di costruire una Mont Pelerin Society, con esponenti di gran peso, non politici, dedicata al “futuro senza lavoro”.

 

“Le determinanti economiche del welfare” di Antonio D’Antonio. Partendo dalla presentazione del libro “Inventare il futuro. Per un mondo senza lavoro. Alex Williams e Nick Srnicek. Feltrinelli” fatta da Giuseppe Monti, D’Antonio analizza quello che è accaduto nel corso del ‘900 e le inversioni di tendenza in corso, a livello macro (economia) e micro (organizzazioni) è oramai chiaro, ma occorre ripercorrere questo tempo per comprendere come la crisi generalizzata dei “diritti” abbia coinvolto anche i sistemi di protezione sociale delle democrazie occidentali. D’altronde, questo mio contributo è finalizzato a cogliere l’involuzione dei welfare, sempre a partire dalle determinanti economiche, in quanto il problema delle “risorse” ha due fondamentali affluenti: i modelli di sviluppo economico e la distribuzione sociale della ricchezza prodotta.

 

“HORROR VACUI” di Antonio Angioni. L’articolo inizia così: In molte realtà aziendali, ma non in tutte è bene sottolinearlo per evitare facili e superficiali generalizzazioni, il diffondersi e l’applicazione delle nuove tecnologie stanno rivoluzionando l’organizzazione del lavoro, le relazioni e la gestione delle risorse. Dietro l’apparente enfasi con la quale vengono salutate le nuove modalità di lavoro cogliamo spesso, in occasione degli interventi presso le aziende clienti, un sottile, malcelato disagio da parte del management per la gestione del lavoro a distanza.

 

“SINGOLARITA’” di Roberto Vacca. Ci racconta che da decenni macchine e officine sono sempre più gestite con sistemi automatici e ci spiega perché Ray Kurzweil dice che la Singolarità (una serie di innovazioni che cambierà tutto) è imminente.

 

“Te lo racconto, e ci metto pure le figure” di Umberto Santucci.   Siamo sempre più immersi in enormi flussi di dati, che noi stessi contribuiamo ad alimentare con gli sciami che produciamo con telefonini, bancomat, email, ricerche web, geolocalizzazioni. Se però dal grande fiume vogliamo tirar fuori qualche pesce, quali strumenti possiamo usare? Ecco qualche considerazione sull’uso di storytelling e visualizzazione per trasformare dati grezzi in informazione decisionale e comunicazione persuasiva.

 

“IL MECCANISMO” di Piero Ponti Sgargi. Sotto forma di dialogo teatrale, l’autore ci racconta una favola per adulti per riflettere su vari temi, a voi la scelta.

 

“I figli come clienti” di Franco Marmello. Dopo anni che l’autore ci parla di mercato, clienti, aziende, collaboratori, ora una svolta importante: come conoscere meglio i nostri figli e avere qualche probabilità di essere ascoltati. Inutile dire che è utili anche per chi figli non ne ha.

 

“Incontri letterari e riflessioni sulle religioni” di Graziella Falaguasta. QUANDO IL PLURALISMO RELIGIOSO RICHIEDE ALLA POLITICA UN RUOLO RESPONSABILE E CONSAPEVOLE CONTRO OGNI FORMA DI FONDAMENTALISMO.

Prendo spunto dalla partecipazione a un incontro con un’autrice canadese, Miriam Towes, per affrontare, senza la pretesa di esaurire il tema, la questione del “pluralismo religiosos” contro ogni forma di fondamentalismi oggi, in questa nostra epoca definita postmoderna.

 

“L’umanità ha sempre bisogno di muri???” di Marisol Barbara Herreros. In questi giorni abbiamo festeggiato la caduta del “Muro di Berlino” e mi chiedo quanti di noi sanno quanti altri muri ci sono sparsi per il mondo, le ragioni del perché sono sati costruiti essendo che noi siamo un puntino piccolissimo della Via Lattea, e secondo il mio parere ci sarebbe bisogno di costruire molti più ponti.

 

“Io e la scienza della felicità” di Carla Fiorentini. Carla ci parla di esperienze di vita personali, difficili, guardando il tutto obiettivamente prima e dopo, a livello aziendale e personale concludendo più o meno così: E, secondo me, un bel mix che risponde al bisogno che molti hanno, in questa nostra società complessa e confusa, di costruire un NOI potente e forte che permetta di passare dall’ego-sistema all’eco-sistema.

 

“LA BELLEZZA” di Walter Zanuzzi. L’autore discorre sul concetto di bellezza finendo così: Invito tutti i lettori a ad osservare le cose che li circondano ed a dubitare delle proprie interpretazioni per modificare o consolidare un giudizio e sono certo che questo processo, se fatto con onestà intellettuale, possa portare a considerare la bellezza in maniera diversa e più universale.

 

“Dove va la chimica oggi…” di Luigi Campanella. Ma veramente quello che più preoccupa Campanella è dove andrà la chimica domani con uno sviluppo di ricerca conoscitiva ai fenomeni di base, ai problemi nuovi e reali, alla ottimizzazione e alla gestione economica dei processi produttivi, allo sviluppo dei mezzi strumentali di indagine adeguati e alla apertura di nuovi capitoli.

 

“Dalla Quantistica alla Bioquantica” di Paolo Manzelli. Nell’articolo Manzelli descrive i passaggi per passare dalla Quantistica alla Bioquantica e ci segnala che il Cluster Egocreanet della NGO di Firenze sviluppa e divulga la moderna Bioquantica delle scienze della, agendo da promotore del cambiamento della Coscienza scientifica, culturale e sociale.  

 

“L’ADOLESCENZA” di Vincenzo Porcasi. Per chi conosce Porcasi sa che deve aspettarsi un viaggio non solo di un amarcord personale, ma un amarcord pieno di cultura, curiosità e storia.

 

“Bruno Migliorini, l’uomo e il linguista” di Dalla Redazione. Siamo lieti di pubblicare un estratto degli Atti del convegno di studi, svoltosi a Rovigo, Accademia dei Concordi, 11-12 Aprile 2008, a cura di Matteo Santipolo e Matteo Vitale su “Bruno Migliorini, l’uomo e il linguista”, Accademia dei Concordi Editore. Con la possibilità di scaricare il file in pdf.  

 

 “E poi irruppe l’irrazionale…” di Laura Lambiase Profeta. Un racconto con lo stile al quale ci ha abituati Laura, su una malattia della quale si sa molto ma purtroppo non tutto, l’Alzheimer. 

 

Buona lettura!!! Enjoy it!!!

 

Marisol Barbara Herreros

 Responsabile della Redazione

 

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