Il mese scorso, appena finito di scrivere il capitolo sui figli silenziosi, già mi coglieva il rimorso.

Stava per arrivare la Primavera (sta ancora tentando di arrivare) e l’idea di dedicare una poesia d’amore ai nostri figli mi aveva accompagnato per tutta la stesura dell’articolo. Mi arrivava dal cuore il ricordo delle parole d’amore dedicate alle ragazze di cui mi innamoravo in gioventù, una poesia d’amore di quel tipo. Non so se ci sono riuscito, il pudore può avermi fregato; ma il pudore di che? Forse i figli non sono romantici abbastanza per comprendere? Dagli msg e dai whatsapp che si scrivono fra di loro direi che sono dei tenerissimi poeti. Forse i nostri figli non valgono il nostro cuore di poeta residuo?

Il gratuito pudore di cui vi ho appena parlato rientra nella lunga serie di inconvenienti che frenano l’espressione dei nostri sentimenti ogni giorno; e non soltanto nei confronti dei nostri figli: barriere ad esprimerci con il cuore provocate dal traffico perverso delle cose da fare. Sono inconvenienti banali (forse) ma pericolosi: hanno il potere di ridurre e impoverire le perle che nella vita occorre donare agli altri per comunicare la nostra attenzione, il nostro amore.

Quante mogli e fidanzate all’ascolto trovano nel loro compagno (che magari sta crescendo in un ruolo lavorativo per esempio) meno attenzione che in passato? E a quanti mariti e fidanzati accade di non riconoscere e ritrovare più la loro principessa, magari impegnata in importanti problemi familiari e professionali che per la donna sono ancora più gravosi che per noi maschietti?

Non avere più tempo per le piccole attenzioni sentimentali è uno dei peccati più gravi di questi ultimi frenetici tempi; e vale massimamente quando ragioniamo su come instaurare un rapporto migliore con i nostri figli.

Questo mio dialogo con voi vuole essere una guida per aiutarli a crescere, parole d’amore dedicate proprio a loro. Desidero dedicare questi incontri, cari genitori, alla “poesia mancata” di cui stiamo parlando, una poesia per i figli che crescono e spesso non capiscono cosa sta loro succedendo.

Diventare grandi è tutt’altro che facile. A volte noi genitori siamo distratti nei confronti dei nostri cuccioli, magari perché -paradossalmente- molto impegnati a pensare a loro, al loro futuro; il futuro ce lo hanno dentro i ragazzi, lo sapranno scoprire e inventare soltanto se non si addormenterà la loro fiducia nella vita e in noi genitori. Non possiamo perdere il ruolo di guida spirituale che ci tocca nei loro confronti.

Mentre scrivo queste pagine fuori è Primavera. Buona Primavera ai nostri figli, cari genitori.

 

POESIA

Raccontami al mattino la stanza dei giochi lasciata all’improvviso all’alba del tuo viaggio, portando i sogni a correre l’azzardo di una partita nuova

Forse non è la stessa, forse è soltanto adesso, forse è la stanza dove inventare i giochi del tempo nuovo e antico dedicato alla speranza futura, al sogno passato, alla musica senza confini, alla poesia senza ragione, al cuore viandante, all’anima immortale di TE per sempre…

 

Alla prossima