Sono questi alcuni dei principi ispiratori nelle sue attività quotidiane di Maria Lucia Caspani, Ufficiale al Merito della Repubblica italiana dal 27 dicembre 2010.

 

Abbiamo avuto modo di conoscere Maria Lucia Caspani, collega giornalista di Milano, esperta di comunicazione, Ufficiale al Merito della Repubblica italiana, Guardia Ecologica Volontaria (tema di parlerò più avanti) in due precedenti occasioni.

 

La prima è stato attraverso l’articolo pubblicato su Caos Management (https://www.caosmanagement.it/2020/08/07/insegnamenti-dalla-quarantena-della-primavera-2020-qualche-spunto/) che raccontava l’iniziativa lanciata durante il primo lockdown del 2020 in contemporanea su Instagram, Twitter e Facebook dal nome #SocialExperience#Hello#BePositive, a cui ho partecipato anch’io con grande soddisfazione e successo. Qui l’immagine dell’elenco dei partecipanti a questo notevole progetto.

 

 

La seconda occasione è stata nella primavera 2022, su Instagram, con l’ iniziativa dedicata più specificamente alla prevenzione, che resta un altro suo ambito di intervento. Nel suo messaggio ai partecipanti a questa secondo progetto Maria Lucia ha citato, in particolare, tre principi che riporto qui con grande piacere, perché esprimono con molta chiarezza alcuni dei suoi riferimenti di vita:

Aiuta sempre chi è nel bisogno”, gli amatissimi genitori;

Chi vuol fare sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa”, proverbio africano
“La ricerca non ha mai fine”,. Karl Popper

 

Ecco, e da qui ripartiamo.

Maria Lucia Caspani, oltre alle attività elencate sopra, fa da tempo parte anche del corpo delle Guardie Ecologiche Volontarie di Regione Lombardia, un corpo di Pubblici Ufficiali e Polizia Amministrativa in servizio istituito nel 1980 (circa tremila in tutta la Lombardia) le cui funzioni sono oggi disciplinate dalla L.R. 9/2005 e successive modifiche ed integrazioni. Si tratta della prima esperienza in Europa di volontariato ambientale che riunisce professionisti ed esperti dalle più svariate competenze (content e marketing manager, ingegnere aeronautico, ricercatori, per citarne alcune) operanti senza oneri per il Comune di Milano.

Le GEV svolgono sistematicamente, professionalmente e volontariamente corsi di formazione continua su normative, diritto digitale, regolamenti e operano controlli interoperativi, in particolare con la Polizia Locale, negli ambiti di loro competenza: educazione alla sostenibilità nelle scuole, sorveglianza nei giardini pubblici e con le ATS (Agenzie per la Tutela della Salute), riconoscimento degli alberi nei parchi, segnalazioni di servizio sugli scarichi abusivi, verbali e sanzioni applicate ai trasgressori dei regolamenti comunali vigenti.

Come ha ricordato Maria Lucia Caspani in un articolo di qualche tempo fa “le Guardie Ecologiche Volontarie sono dei veri e propri agenti innovatori e di cambiamento, intervenendo  con entusiasmo nelle scuole e nei parchi con persone di ogni età, affinché i territori si incontrino per arricchirsi di innovazioni, cultura naturalistica ed ecoturistica.”

Le GEV, in effetti, intervengono utilizzando possibilmente anche un benvenuto e un saluto speciale, in moltissime lingue  diverse, proprio per essere inclusivi e globali. “Gijn dobre, nagandef, namastè, bom dia”, è buongiorno in polacco, senegalese, indiano e portoghese e le GEV salutano in questo modo gli studenti quando entrano in classe o in ospedale per le lezioni di educazione civica e sulla sostenibilità. In particolare, qualcuno fra le Guardie ha studiato questi buongiorno speciali e li snocciola in altri trentadue idiomi. Di più, le Guardie studiano le lingue straniere maggiormente diffuse quali inglese, spagnolo ed arabo per relazionarsi efficacemente con le diverse comunità straniere, informarle delle leggi vigenti e renderle compartecipi del progresso sociale e civile delle città.

Da sempre le GEV utilizzano anche gli strumenti di comunicazione social (Twitter, Instragram, Facebook) e condividono incontri nelle scuole con studenti di tutto il mondo, un approccio che permette di dare concretezza al concetto di accoglienza reale, un tratto distintivo per dimostrare la capacitò di realizzare buona inclusione e integrazione, vera e senza confini.

Sostiene Maria Lucia  Caspani “L’inclusione genera fiducia reciproca e uno scambio di valori molto importanti quali l’accoglimento dell’altro, la ricerca del significato di dignità, di umanità e dei valori condivisibili da tutti e queste  esperienze esprimono e sostengono la vita, abbattono pregiudizi e barriere culturali.”

In questo modo, quindi si consolida la capacità delle persone di agire concretamente, nella propria quotidianità, per mantenere la bellezza degli spazi pubblici, rispettare le regole di convivenza ed esercitare con convinzione la pratica dei propri diritti e doveri come sancito dall’articolo 4 della nostra Costituzione, comma 2: “…ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della   società…”

 

PREVENZIONE E’…

E nella stessa logica applicata a tutte le attività che la vedono protagonista, Maria Lucia Caspani dalla primavera 2022 è stata la Coordinatrice Lombardia di un progetto dell’Agenzia Nazionale per la Prevenzione, il cui presidente e fondatore è Giacomo Mangiaracina. Si è trattato di una campagna sulla prevenzione (con hashtag #ForumPrevenzione, #AgenziaNazionalePrevenzione, #ANP), nella quale sono state – e lo sono tuttora – coinvolte decine e decine di persone con diverse esperienze professionali nel testimoniare la propria visione del concetto di prevenzione,  in ogni ambito della vita, dello studio, della convivenza civile. Ogni partecipante si è sentito di aderire a questo progetto con fiducia, serietà e passione per condividere con gli hashtag indicati proprie esperienze personali o spaccati delle proprie attività professionali e buone pratiche di eccellenza, innovative, sostenibili e trasparenti, sempre nell’interesse della collettività.

Un simpatico divieto di fumare esposto presso il Palazzo del Cinema Anteo, a Milano

  

In questa campagna, che riguarda ogni azione mirata a evitare il diffondersi di fatti dannosi o a proteggere qualcuno/qualcosa da fati dannosi, o anche a preparare adeguatamente le persone ad affrontare in maniera adeguata situazioni di pericolo e/o rischio sono stata coinvolta io stessa con un mio intervento video.

In quell’occasione il concetto di prevenzione mi ha fatto ripescare un ricordo lontanissimo dei miei primissimi approcci con una buona educazione alimentare, ed esattamente la lettura regolare di una pubblicazione dal titolo i “Quaderni di controinformazione alimentare”, pubblicati dalla Cooperativa Universitaria della Facoltà di Fisica nella seconda metà degli anni ’70. In quel percorso formativo  così ante litteram ci eravamo già resi conto che prevenzione di malattie è, dunque, una corretta educazione alimentare fin dalla prima infanzia, che diventa una forma generalizzata di benessere psico-fisico e di migliore protezione contro il diffondersi di molte patologie e di molti disturbi alimentari, oggi così diffusi.

Ma prevenzione è, anche, una corretta produzione e distribuzione delle risorse alimentari a livello mondiale,  il farsi carico delle fasce più deboli delle popolazioni, che non possono accedere a cibo sano. In particolare, poi, per noi che abbiamo il privilegio di avere un Servizio Sanitario Nazionale (pur con tutte le carenze attuali), prevenzione è anche non caricare il servizio di costi per curare disturbi e malattie legate a un’alimentazione scorretta e squilibrata.