E’ questo il percorso di Sabina Lolita Vaccari, Executive Director delle Regioni Milano Sud-Est e Roma Nord-Ovest di BNI Italia

E’ passato ormai un anno dalla pubblicazione dell’articolo che trattava il tema del networking in senso generale  ( Caos Management N.145 https://www.caosmanagement.it/2023/03/10/fare-rete-nella-professione-e-nel-volontariato/), in cui veniva presentata anche l’esperienza di BNI (Business Network International, https://www.bni.com/), la più grande organizzazione di business networking. E quasi altrettanto tempo è passato dai miei primi incontri con le responsabili dell’organizzazione in Italia, a cui aveva fatto seguito anche l’intervista al Dr. Ivan Misner, il fondatore, nel mese di settembre, finalizzata a un approfondimento in vista della preparazione di un contributo a un libro di marketing che vedrà la pubblicazione nel corso del 2024, e di cui parleremo al momento giusto.

Ma tanto è accaduto nell’organizzazione da allora, per questo ne vogliamo riparlare, ricordando che BNI, fondata appunto da Ivan Misner nel 1985 negli Stati Uniti, è oggi una vasta rete globale di referral marketing (marketing referenziale) i cui membri possono incontrarsi, di persona e/o online, per scambiarsi reciprocamente referenze per miliardi di dollari ogni anno. Una rete presente in 77 Paesi, con oltre 318.620 membri e più di 300 specializzazioni professionali che, solo negli ultimi 12 mesi, ha generato 15.4 milioni di referenze e un volume d’affari di 23.7 Miliardi di Dollari.

Un’organizzazione che, per semplificare, possiamo definire di “passaparola strutturato”, poiché il concetto di “passaparola” (le referenze, appunto) è molto semplice e anche molto conosciuto e praticato. Un significato che riassume la possibilità di realizzare nel mondo del business rapporti di fiducia tra pari, dandosi supporto reciproco e sviluppando l’attitudine al dare, oltre che al ricevere e che richiede di essere attivi nel voler conoscere, far crescere e muovere il proprio business e quello dei colleghi, impegnandosi però con costanza in processi collaborativi e di co-creazione.

Uno dei valori di base di BNI fondante della metodologia di lavoro dell’organizzazione, è infatti Givers Gain ®, che significa dare business agli altri per riceverne in cambio.

La presenza BNI in Italia dal 2003

Il ramo italiano di BNI è presente ormai da più di 20 anni, esattamente dal 2003, grazie al suo fondatore Paolo Mariola. Oggi il suo National Director è Federica Mariola e nel nostro paese BNI ha generato con i suoi 12.000 membri, negli ultimi 12 mesi, 394.000 referenze e 561.00 Milioni di Euro di nuovi affari, di cui 65.258 solo nel mese di gennaio 2024, a fronte di 36.000 referenze generate, con 449 capitoli presenti in 65 province.

I professionisti e gli imprenditori che partecipano attivamente alla vita e all’attività dell’organizzazione possono assistere realmente a una crescita del loro business, grazie al supporto che BNI è in grado di fornire, in un ambiente positivo e collaborativo, che mette in grado di raggiungere professionisti e imprenditori di tutto il mondo in maniera semplice e diretta tramite una piattaforma molto articolata. BNI offre anche opportunità di sviluppo professionale personale, grazie alla possibilità di accesso a esclusivi programmi di formazione e all’opportunità di accedere a risorse esclusive destinate ai membri (strumenti e materiali formativi sul networking, buone pratiche per aumentare il business, ecc.). 

Particolarmente interessanti della metodologia BNI – che non si configura come un’associazione di categoria – sono gli aspetti di un’equa presenza delle diverse professionalità nei capitoli, coniugata a un corretto mix di età ed esperienze, nonché l’attenzione particolare dedicata anche alle nuove professioni e alle start-up, il che rende più facile a chi si affaccia per i primi passi nel mondo del business concepire un investimento in attività di marketing e di gestione delle relazioni.

Altro aspetto significativo è la possibilità di assumere, all’interno dei capitoli, ruoli diversi nell’ambito del sistema di direzione e gestione, modalità che fornisce a tutti indistintamente di crescere e di sperimentarsi nell’arco di sei mesi in funzioni alle quali forse non ha mai avuto accesso in precedenza.

 

Uno sguardo alle Regioni Milano Sud-Est e Roma Nord-Ovest di BNI

Ma andiamo ora a conoscere Sabina Vaccari, Executive Director delle Regioni Milano Sud-Est e Roma Nord-Ovest di BNI Italia, ricordando anche che si deve a lei la creazione di uno spazio online dall’accattivante nome “Seminiamo contatti” (https://www.seminiamocontatti.it), di cui esiste anche un blog, che è diventato nel tempo un luogo reale dove le connessioni diventano opportunità, un ambito di “contaminazione” positiva dove le professioni di tutti diventano importanti per molti.

 

 

Sabina Vaccari, Executive Director delle Regioni Milano Sud-Est e Roma Nord-Ovest di BNI Italia

 

Sabina è ultima di tre sorelle e fin da piccola amava stare in mezzo alla gente, gestendo la propria presenza in maniera per niente timida e riservata, ma con una sorprendente capacità di essere protagonista fin da quando aveva quattro anni. Sabina si è sempre riconosciuta come portatrice nel proprio DNA di una propensione particolare a creare rete, a favorire contatti e opportunità tra le persone per stare in armonia, conoscersi, creare.

Per questo, diventata mamma di tre figli (e oggi anche nonna) è sempre stata, per esempio quando i bambini erano piccoli, l’organizzatrice di incontri tra bimbi e mamme – nel giardino di casa o nei giardinetti di quartiere – finalizzati alla socializzazione tra mamme (sostegno reciproco, scambio di esperienze, ecc.) mentre i piccoli giocavano. Così come nell’ambito di un’esperienza professionale in un’azienda è stato per lei congeniale assumere il ruolo di coordinatrice del CRAL (Centro ricreativo aziendale dei lavoratori), a beneficio dei lavoratori e delle loro famiglie.

Anche nel suo percorso di grafologa professionista e perito grafico giudiziario, Sabina ha sempre sentito la necessità di condividere con altri un confronto e uno scambio e così ha creato con tre colleghi il gruppo professionale “Grafologi riuniti”, cioè quattro grafologi specializzati in ambiti diversi (peritale, professionale, personale), che in una logica di team coeso ed efficace, ha lavorato fianco a fianco per un certo periodo, garantendo opportunità aggiuntive reciproche.

Da qui e dalla maggiore conoscenza dello sviluppo delle diverse realtà aziendali intorno a lei, Sabina ha ripreso le fila della creazione di ambienti armoniosi, arrivando così a partecipare come ospite a uno degli incontri di BNI Italia (Business Network International, https://bni-italia.com/it/index), allora presente da poco tempo nel nostro paese, decidendo di iscriversi come membro nel 2008, scelta che le ha fornito l’opportunità di affinare la sua spontanea predisposizione a creare rete e squadre di lavoro e trasformando quella prima partecipazione nel suo core business come uno dei 30 franchisee di BNI, con la mission di fare la differenza.

I primi capitoli nati a Milano nel 2009 sono stati il capitolo Duomo e il capitolo Orefici, di cui facevano parte allora meno di 20 membri, mentre i primi nati a Roma l’anno successivo, il 2010, sono stati il Prati e il Parioli”, sottolinea Sabina, “e a oggi, dopo 15 anni, alla regione Milano Sud-Est fanno capo 19 capitoli, a quella Roma Nord-Ovest 17, per un totale di circa 900 membri con un volume di business sviluppato di 23 milioni di Euro”.

E ricorda volentieri Sabina: “Aiuto e creo connessioni ogni giorno, la rete coordinata da me ora conta davvero un numero notevole di persone tra Milano e Roma e sta progredendo con tanta soddisfazione. Quest’attività mi ha portato a conoscere mondi diversi, incontrare tantissime meravigliose persone, professionisti, imprenditori, artigiani, tutti legati da alta professionalità ma anche umanità. È un lavoro di dedizione, tanta cura e attenzione alle persone, perché prima di essere dei professionisti e degli imprenditori siamo delle persone. Spesso belle persone”.

Tutto questo lavoro può avere un notevole impatto anche a livello istituzionale e territoriale, soprattutto nei centri di medie dimensioni, perché è possibile sviluppare progetti sia in ambito formativo (questo tipo di approcci non si insegnano nelle scuole o nelle università) sia in ambito dell’inclusione sociale.

Alcuni dei prodotti presenti nella sede di PizzAut di Cernusco sul Naviglio (Milano)

 

Uno degli esempi più concreti di impatto sul territorio e nel sociale della regione Milano Sud-Est è dato dall’esperienza del capitolo di Cernusco sul Naviglio (Milano) che, cresciuto velocemente nel corso del 2023, ha avuto bisogno di utilizzare una location più adatta per i propri incontri settimanali e ha scelto, grazie a un forte impegno personale di Rossella Mezzini, imprenditrice in Cernusco, la sede di PizzAut. Ricordiamo che si tratta di un’iniziativa nata da dei “sognatori”, come amano definirsi, che da iniziale gruppo informale costituito dai genitori di ragazzi autistici si è successivamente trasformato nell’associazione PizzAut Onlus con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e la società civile sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche. L’associazione – il cui fondatore è stato Nico Acampora – non si è però limitata a realizzare iniziative pubbliche di sensibilizzazione, ma si è posta l’ambizioso progetto dell’apertura della prima pizzeria in Italia gestita da personale autistico, ed è quello che è realmente avvenuto, costruendo un grande progetto d’inclusione sociale che rappresenta una grande opportunità anche per tutti noi.

 

Lo stesso Presidente Sergio Mattarella nel novembre 2023 ha avuto l’occasione di visitare e apprezzare PizzAut, tanto da decidere di citare l’iniziativa nel suo discorso di fine anno 2023. Sul sito BNI Milano Sud-Est troviamo scritto “In PizzAut dicono ’Noi pensiamo che un altro mondo sia possibile” e in BNI diciamo ‘Cambiare il modo in cui il mondo fa affari’. COINCIDENZA? forse no..”.

 

 

CONNESSE E SODDISFATTE, LE TESTIMONIANZE

Stefania Giorgi, chef vegana a domicilio 

Milanese di nascita, con il cuore del Sud, ho fatto della gentilezza il mio stile di vita.
Propongo una cucina vegetale buona e consapevole, una cucina ricca di colori e sapori.
Ho fatto un salto nel mondo BNI spinta dalla voglia di confrontarmi con professionisti di ogni genere per poter avere dei punti di vista differenti dai miei; degli spunti necessari a far crescere me e la mia attività.
In BNI non si smette mai di imparare. Da soli si possono fare belle cose, ma se siamo tutti d’accordo che l’unione faccia la forza allora BNI ne è l’esempio concreto.

 

Rossella Mezzini, Idealufficio S.r.l.

Sono membro del capitolo Cernusco s/Naviglio (Milano) e Ambassador del capitolo Città Studi, ho scelto BNI, a cui da cinque anni rinnovo la mia adesione, perché grazie alle connessioni che si creano ho la soluzione a qualsiasi problema quotidiano a portata di mano. Affrontare imprevisti di cantiere o scelte amministrative è semplice perché In BNI trovo sempre il professionista o l’imprenditore di valore pronto a darmi un buon consiglio, un buon servizio o un buon prodotto. Referenziare un membro BNI a conoscenti o a clienti è sempre una garanzia. Ciascuno di noi si impegna a gestire la referenza con responsabilità e impegno.

 

Elena Paola (Elpa) Saracchi, architetto

Faccio parte di BNI da 6 anni, e lo trovo molto proficuo per la mia professione: vi trovo non solo clienti, ma anche fornitori affidabili e collaborazioni, con agenzie immobiliari, avvocati, imprese. Come per qualsiasi tipo di relazione, ci vuole pazienza e costanza: si semina e si raccoglie. Per i primi due anni mi sono dedicata alla costruzione dei rapporti di fiducia, per arrivare, negli ultimi 2 anni, a concretizzare il 52% del mio fatturato tramite contatti ricevuti dalla rete BNI.

 

Eby Toffoloni, Creator digitale & Social Media Specialist

Sono entrata in BNI alla fine del 2017: non sapevo bene cosa aspettarmi ma l’energia che ho trovato mi ha contagiata e coinvolta! La promessa è quella di aumentare il giro d’affari e aiutare gli altri a farlo. Trasparente e inequivocabile. Quello che non ti dicono quando ti iscrivi è tutto quello che succede durante il viaggio: conosci tante persone (tantissime!), ti formi, impari nuove skills, ne sviluppi altre che non sapevi neanche di avere, cresci, ti evolvi insieme ad altre persone ma soprattutto non ti senti mai sola: far parte di un network come BNI significa trovare sempre qualcuno su cui contare! Tanta roba!