Numero 66 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

COSA E' IL PENSIERO ?
Come diventa possibile impostare una strategia per modificarlo!

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di Paolo Manzelli

 

“La misura in cui le leggi della matematica si riferiscono alla realtà non sono certe. E nella misura in cui sono certe, non si riferiscono alla realtà.”  A.Einstein – “Geometry and Experience”

 

 

La scienza contemporanea prima di ricorrere al algoritmi matematici quantitativi necessita di porsi la domanda su come migliorare la qualità del pensiero. Infatti viviamo in un mondo che conosciamo attraverso la struttura cerebrale che modificandosi determina la qualità delle modalità di pensare.
Il pensiero è il fondamento della conoscenza, pertanto il passaggio contemporaneo tra la società industriale,  ormai in netta crisi di obsolescenza nel quadro della crisi della vecchia Europa, e la futura società della conoscenza necessita principalmente di porsi la domanda in cosa consista il pensiero e quale sia la strategia per modificarlo onde evitare l'atteggiamento conservativo che blocca ulteriore sviluppo di un sistema innovativo e condiviso delle conoscenze.
Purtroppo nel III° Millennio malgrado gli avanzamenti della neurologia abbiamo ancora da rispondere  alla domanda di come e perché il pensiero, e più in generale la coscienza di pensare, sfuggano a una valida determinazione di come sia migliorabile l'attività di pensare, che è basata su la elaborazione cerebrale della informazione, in modo da far avanzare coscientemente la crescita delle nostre modalità di conoscere.
Purtroppo ancora oggi su tale tematica iniziata con la storia stessa dell'umanità,  dobbiamo constatare che oggigiorno le nostre modalità di pensiero, vengono arbitrariamente condizionate dal far riferimento ad un "paradigna meccanico", che é stato acquisito durante tutta l'epoca industriale che limita la nostra conoscenza su il valore del cambiamento delle attività di pensare allo sviluppo delle conoscenze; infatti  rispetto alla domanda cosa è il pensiero tale paradigma “meccanico” ci conduce a comportarci come chi cerca altrove il cappello che ha sulla testa.(1)
La domanda su come possiamo modificare le nostre riduttive modalità di pensare oggigiorno è decisiva proprio in quanto oggi viviamo in un momento critico dello sviluppo, che trova una delle sue cause nella pedissequa accettazione dei criteri di interpretazione “meccanica e “quanto-meccanica” della scienza e della tecnologie, la cui persistenza comporta, con tutta evidenza, il continuo degrado della biosfera.
Tale degrado è infatti radicato in una logica di sfruttamento sistematico della natura che è ancora considerata dalla scienza e dalle tecnologia contemporanea, come un oggetto sostanzialmente estraneo alla soggettività del pensiero che certamente caratterizza l'evoluzione della natura umana.
Ricordiamo che il paradigma della "scienza meccanica" ha assunto come valida ed inconfutabile l’arbitraria “dicotomia tra soggetto ed oggetto dell’osservazione”, ed inoltre ha puntato l'osservazione prevalentemente verso l'esterno nella ricerca dei quantificare una oggettività indipendente dal soggetto.
Infatti anche quando si osserva il funzionamento neurologico del cervello, questo diviene considerato come un oggetto di osservazione in quanto l'informazione acquisita viene comunque letta nel quadro delle concezioni meccaniche fondate sulla dicotomia tra soggetto ed oggetto della percezione. (1)

 

 

Quindi il meccanicismo imperante è di fatto il limite concettuale da superare in quanto assume la funzione di mettere la testa pensante dentro un casco di protezione dall'indagine su cosa significhi il pensiero; di conseguenza resta difficile domandarsi come le nostre modalità di pensare possano essere modificate per rispondere alle domande di come costruire la società della conoscenza.
Comunque oggigiorno l'emergenza di una maggior consapevolezza della reciprocità tra le concezioni dello sviluppo e la sostenibilità della vita e quindi anche della nostra sopravvivenza, pongono le condizioni per ricercare una rinnovata aconcettualità scientifica i cui assunti e principi paradigmatici possano divenire più adatti a sviluppare un’ampia condivisione di conoscenza finalizzate a modificare il vecchio riduzionismo del paradigma “meccanico” della scienza.
Naturalmente il pensiero non può essere confuso con la attività bio-elettrica, ne con le trasformazioni bio-chimiche alle sinapsi, poiché il pensiero e il prodotto delle interazioni cerebrali tra energia (E) e Materia (M) che sono il supporto della elaborazione di informazione (I). (2)
Dato che il cervello per pensare elabora informazione (etimologicamente l' azione di prendere prendere forma = In-forma-azione o In-Form-Azione) , per capire come si forma e si modifica il pensiero diviene prioritario fornire una valida re-interpretazione del concetto di informazione proprio in quanto esso correla soggetto ed oggetto in un sistema coerente.  (3)
Purtroppo anche il concetto di “informazione” non ha ancora ad oggi una definizione appropriata perché il paradigma meccanico di riferimento, essendo sostanzialmente basato sul rapporto meccanico tra Energia e Moto, ha un effetto condizionate lo sviluppo della mente creativa in quanto ha solo permesso solo di considerare la “informazione” solo come: “qualcosa, non ben definito, che viene trasmesso o comunicato“, senza approfondire il valore intrinseco della Informazione, quello cioè che  permette fisicamente di organizzare la interazione con la Energia e la Materia perseguendo criteri di “In-Form-Azione” del pensiero.
Ad es. nelle “scienze delle vita”  aver ammesso che solo il DNA contiene “ad hoc” la Informazione Genetica non comporta l'avere conoscenza di cosa sia la vita. Infatti sappiamo per certo che la conoscenza dell'intero genoma “non” è sufficiente a capire la vita di un organismo, che in particolare dipende da la differenziazione cellulare la quale evidentemente  “non” è regolata dal DNA, ma da complessi sistemi bio-catalitici di trascrizione e trasduzione simultanea ed interattiva delle complesse interazioni tra le informazioni genetiche ed epi-genetiche.
Tale complessità di elaborazione della informazione, che  specificamente avviene anche nel nostro cervello, fino ad oggi non  è stata  interpretabile sulla base delle conoscenze “meccaniche” che sono state fondate  sul vecchio dogma della biologia limitato dall'idea che la vita dipendesse solo dal  trasferimento della informazione genetica.  (4)
In particolare oggi la rilevanza dei processi comunicativi nella società che si avvia alla costruzione della futura “società della conoscenza”, “non” può più considerare sufficienti gli studi sulla teoria della informazione basati unicamente trasferimento unidirezionale di informazioni da una sorgente a un ricettore, in quanto essi  escludono a priori come la comunicazione diventi significato innovativo mentalmente condivisibile.

Da brevi tali riflessioni è nata in Egocreanet la esigenza, di strutturare la formazione di un nuovo paradigma sulle relazioni tra "Energia /Materia ed Informazione”  in modo che sia utile allo sviluppo contemporaneo ella transizione tra la vecchia società industriale e la emergenza di nuove soluzioni di riconversione del sistema produttivo.(5)

Per discutere questa impostazione concettualmente innovativa, Egocreanet e collaboratori del “Quantum Art Group Italy” , propongono di discuterne al  convegno del 30/Sett/11 sul tema: 4th Quantumbionet Workshop   che si terra presso la  Università degli Studi di Milano, Campus di Crema, Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione, via Bramante 65, 26013 Crema (CR),  dove spero di incontrare molte persone che  interessandosi di “arte e scienza” vogliano modificare coerentemente le attuali limitazioni del pensiero.

 

BIBLIO on LINE.

(1)- Crisi del Meccanicismo : http://www.edscuola.it/archivio/lre/MECCANICISMO.pdf
(2)- Energia di Informazione : https://www.caosmanagement.it/art62_04.html
(3)- Informazione e Cervello : http://www.edscuola.it/archivio/lre/cervello.html
(4)- What means Life: http://www.edscuola.it/archivio/lre/what_means_life.htm
(5)- Nano-Idee-Innovative : http://www.psicolab.net/2011/nanotecnologie-sviluppo-lavoro/

21/SETT/11- Paolo Manzelli : <egocreanet2011@gmail.com>

 

 

 

Un sistema territoriale per l'Innovazione

Idee per la promozione di una intelligenza empatica territoriale a cura di EGOCREANET

Nel contesto di questa crisi strutturale della economia l’innovazione e alla crescita socio-economica vengono a dipendere dalle capacita di cambiamento necessarie per  offrire risposte praticabili ai complessi problemi che riguardano il territorio e l'armonizzazione ed il coordinamento degli  insiemi di produzione con sistemi di funzionamento istituzionali. (1)

Quello che infatti si rende necessario e l'apertura di nuovi scenari di sviluppo territoriale finalizzati ad una gestione sociale delle necessità di cambiamento. Pertanto un fondamentale contributo di crescita della  “democrazia diretta” ha il suo fulcro nella formazione di Comunità della Conoscenza e della Innovazione, basate sulla crescente adozione della evoluzione delle tecnologie per l’Informazione e la comunicazione in favore della innovazione dello sviluppo produttivo e culturale del territorio. (2)

In tal senso EGOCREANET (3) rappresenta una community di esperti in molteplici discipline che é impegnata nel settore della ricerca e sviluppo con le seguenti motivazioni : a) costruire network di innovazione tra innovazione tecnologica (specie nel settore nano e bio-tech), ed imprenditorialità innovativa, al fine di esplorare e realizzare nuove opportunità di business economicamente sostenibili.
b) dare sviluppo ad una educazione trans-disciplinare per migliorare le capacità di sfida nell'affrontare la complessità del cambiamento nel passaggio tra la società industriale e la futura società della conoscenza.

Recentemente tale impostazione di sviluppo delle community di R&S -EGOCREANET ha dato a vari progetti di integrazione tra scienza e società:
Tra essi 1) il progetto:"Arte Quantistica e Scienza per un nuovo Rinascimento" (QAGI//Egocreanet), che è stato selezionato (tra gli oltre 1700 pervenuti) dalla Agenzia governativa «Italia degli Innovatori» per partecipare a Shanghai (c/o Padiglione Italia, 29-Ott./05 Nov. 2011) alla Esposizione Universale, in rappresentanza della creatività scientifica tecnologica ed artistica del Made in Italy in Cina." (4)
Inoltre in aperta collaborazione con il Gruppo di Nanotecnologie in Toscana stiamo dando sviluppo al progetto Europeo N.E.E.D. per la realizzazione di una Community per la formazione multidisciplinare di NANO-EDUCATION allo scopo di : ') condividere le migliori pratiche in materia di formazione di alto livello nel campo della scienza e l'integrazione sociale,'') per favorire l'aggiornamento della forza lavoro delle PMI e la gestione innovativa di networking di impresa, ''') per stimolare i giovani ricercatori e ricercatrici a partecipare a programmi di ricerca Europei ed Internazionali su  gli sviluppi tecnologici, le opportunità di finanziamento e le attività future nel campo delle nano-tecnologie e delle bio-tecnologie  con il sostegno della Community EGOCREANET. 

Chiediamo pertanto una ampia adesione e sostegno empatico alla mission ed alla vision innovativa della Community  EGOCREANET- tra le quali é da annoverare la collaborazione alla organizzazione di questo convegno sui “sistemi territoriali per la innovazione”, che fa seguito alla precedente iniziativa sugli sviluppi di una Intelligenza Strategica in Toscana. (6) .

 

BIBLO-ON LINE
(1)-http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=100584;
programma in :http://www.toscanaeconomia.it/UserFiles/File/Evento
%2030%20settembre%202011.pdf

(2)- CCI:http://eit.europa.eu/kics-call.html
(3) - Egocreanet: www.edscuola.it/lre.html; www.egocrea.net
(4) -http://www.edscuola.it/archivio/lre/CRESCITA_
CAMBIAMENTO.pdf

(5)- NEED- EU Proposal :http://www.edscuola.it/archivio/lre/NEED_PRELIMINARY_1.pdf
(6)-http://www.edscuola.it/archivio/lre/locandina_intelligenza.pdf

 

 

Paolo Manzelli:nato a Terni il 25/06/1937, Chimico Fisico (Laurea: Firenze 1967), Studioso della Chimica del Cervello sulla base delle relazioni tra Energia, Materia ed Informazione. Direttore del Laboratorio di Ricerca Educativa del Dipartimento di Chimica della Università di Firenze.
Pmanzelli.lre@gmail.com
http;//www.chim1.unifi.it/group/education/, e Presidente della Associazione Telematica EGOCREANET; http://www.egocreante.it;
www.edscuola.it/lre.html;
www.wbabin.net;
http;//www.descrittiva.it/CALIP/dna/DomandeRAI3.PDF;
http;//www.educationduepuntozero.it;
/Community/2009/11/27/hatigiannini.shtml;
http://www.genitoridemocratici.it/htm/creatprg.htm;
LRE@UNIFI.ITdabpensiero.wordpress.com/;www.globale.it