Numero 66 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Comunicare secondo natura
la comunicazione one to one

tt

di Franco Marmello

 

Come condurre al risultato di ascolto desiderato un interlocutore volubile che cambia continuamente umore e opinione, partecipando al suo gioco in modo intelligente...

  1.    In continuo cambiamento - Parliamo dell’interlocutore volubile, quello che passa, in pochi istanti, dall’entusiasmo alla crisi più profonda; quello che pensa una cosa e, subito dopo,  ne pensa un’altra in netto contrasto con la prima; quello che cambia di continuo opinione su tutto e che, quando finalmente decide per qualcosa comincia ossessivamente a domandarsi se ha fatto bene oppure no; quello che se abbiamo la sua confidenza, ci aggredisce continuamente con l’esposizione di dubbi e paure; quello che quando resta muto e impassibile ci fa impazzire dal tormento...


     cos’è che lo tortura?

    L’interlocutore volubile  è difficile da aiutare, perché la sua dinamica di ragionamento è  rapida; risulta difficile riuscire a tenerlo fermo sull’obiettivo: è distratto, vaga con il  pensiero.

 

 

 

  Che fare?

  1. Dobbiamo sforzarci di analizzare le sue questioni una per volta e riportarlo  con pazienza e costanza sul problema vero
  1. Dobbiamo verificare continuamente di cosa sta parlando: c’entra o no con la questione che stiamo affrontando?
  1. Ancor più che con le altre tipologie, con l’interlocutore volubile NON dobbiamo tentare di vincere per forza una discussione: prima della fine del dialogo ha già cambiato l’idea che stava (con tanta convinzione) sostenendo
  1. Con l’interlocutore volubile dobbiamo attenerci rigorosamente all’oggetto del discorso per non dargli modo di svolazzare sui ragionamenti
  1. Dobbiamo portare avanti il discorso a ritmo costante e non permettere alla sua volubilità  di farci perdere i passi giusti nella danza negoziale
  1. Dobbiamo resistere alla tentazione di urlare: Ma come? hai appena detto che... E ora...?    
    Resistere a questa tentazione e (gulp!) interessarci alle cose che non c’entrano (che l’interlocutore volubile spudoratamente espone) per poter capire bene come  eventualmente contestarle
    • Dobbiamo anticiparlo se vediamo che sta per divagare, sospendendo la nostra azione persuasiva seria e  portarlo al gioco usando domande, ammiccamenti, scherzi, battute, quant’altro possa servire per distrarlo e poi riportarlo al dunque

     

    Soprattutto rassicuriamolo
    Dobbiamo rassicurare l’interlocutore volubile in tutti i modi
    questo è chiaro
    poiché ha bisogno di aiuto psicologico

    In fondo la sua potrebbe essere semplicemente una fuga
    l’essere volubile a volte rappresenta
    una gigantesca e simpatica scusa
    per non perseverare in quello che si è deciso di fare.

    L’interlocutore volubile ha bisogno di conferme
     ha bisogno che qualcuno valorizzi i punti di forza delle sue decisioni

    Solo a questo punto possiamo esplorare
    insieme a lui
     il futuro ludico (ricco  e divertente)
    della sua scelta definitiva

     

     

    Franco Marmello: Membro AIF Associazione Italiana Formatori, Responsabile Italia “Bottega del Cambiamento”, Giornalista, scrittore. Il progetto bottega si rivolge all'Uomo Nuovo in Azienda: una risorsa consapevole della complessità organizzativa provocata dal fenomeno del cambiamento, consapevole di dover crescere in modo meno empirico rispetto al passato, sia sul piano professionale che sul piano umano.
    www.bottegadelcambiamento.it