Numero 66 Registrazione al tribunale di Roma N° 3/2004 del 14/01/2004

Parole al vento

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di Marisol Barbara Herreros

 

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“In nome dei più sacri interessi del popolo, in nome della patria, mi appello a voi per dirvi di avere fede.
La storia non si ferma né con la repressione né con il crimine.
Questa è una tappa che sarà superata. Questo è un momento duro e difficile: è possibile che ci annientino. Ma il domani sarà del popolo, sarà dei lavoratori.
L’umanità avanza verso la conquista di una vita migliore. (…)
Mi rivolgo alla gioventù, a quelli che hanno cantato offrendo la loro allegria e il loro spirito di lotta.
Mi rivolgo agli uomini del Cile, agli operai, ai contadini, agli intellettuali, a quelli che saranno perseguitati, perché nel nostro Paese il fascismo ha fatto la sua comparsa già da tempo (…) nel silenzio di coloro che avevano l’obbligo di intervenire. Erano complici.
La storia li giudicherà. (…)
Il popolo deve difendersi, ma non sacrificarsi. Il popolo non deve farsi schiacciare né sparare addosso, ma non può nemmeno umiliarsi. Lavoratori della mia patria, ho fede nel Cile e nel suo destino.
Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi.
Continuate a sentire dentro di voi che presto si apriranno di nuovo i grandi viali lungo i quali passeranno uomini liberi per costruire una società migliore.
Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori!
Queste sono le mie ultime parole e sono convinto che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, almeno, sarà una lezione morale che punirà la fellonia, la viltà e il tradimento”.

Salvador Allende, Santiago del Cile, 11 settembre 1973

 

La storia è diversa per ciascuno di noi e non si può fare una classifica che ci trovi tutti d'accordo.
Le parole di Salvador Allende, hanno segnato la mia vita di giovane donna, e di una generazione e certamente hanno coinvolto il resto del mondo per le circostanze specifiche vissute dal popolo cileno.
Sono passati quasi quaranta anni, siamo stati coinvolti in un altro 11 di settembre modificando anche i nostri comportamenti abituali.
Vorrei solo ricordarmi e ricordarvi in cosa credeva e cosa si aspettava per il suo paese Allende.
In un momento nel quale le parole volano al vento, faremmo bene a dare il suo vero significato ed il peso che queste hanno.

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Oggi, è lei, Camila Vallejo (Camila Antonia Amaranta Vallejo Dowling, nata a Santiago del Cile il 28 aprile 1988), la voce più ascoltata in Cile e non solo. Le sue parole sono state udite come Presidente della Federaciòn de Estudiantes de la Universidad de Chile (FECh) ed è la seconda donna a occupare questa posizione nei primi 105 anni di vita dell’organizzazione. 
La Vallejo è salita alla ribalta quale uno dei principali leader di quel movimento studentesco che, a partire dal 13 giugno 2011, ha promosso ampie mobilitazioni e manifestazioni di protesta mettendo a dura prova la presidenza cilena di Sebastián Piñera.

 

 

Marisol Barbara Herreros: Cilena di nascita nazionalizzata italiana, con più di 30 anni di esperienza in marketing, vendita e relazioni pubbliche. Viaggiato un pò, vissuto stabilmente in Santiago del Cile, Quito, Londra e Roma. Responsabile della Redazione di Caos Management. Direttore di GEManagement Ltd. 
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