La prudenza non è mai troppa, recita un vecchio detto.

Ma a volte noi che abbiamo dovuti farci da se’ (come si dice) e trovare il coraggio in tempi più difficili (così ci appaiono nel ricordo) di osare per inventare famiglia e lavoro e difendere questi due valori fondamentali della vita contro intemperie impietose; noi genitori che spesso celebriamo questo passato di guerrieri, ci preoccupiamo davanti all’atteggiamento apparentemente e vagamente dubbioso dei nostri FIGLI PRUDENTI (in tempo di guerra… mi ammoniva mia mamma Dorina per spronarmi ad avere più coraggio).

 

Di loro desidero parlarvi in questo capitolo dei figli come Clienti.

Una delle caratteristiche dei figli prudenti è quella di esigere, con severità e pignoleria, che i genitori siano più precisi e che espongano meglio il loro pensiero quando dicono loro cosa sarebbe meglio e più utile fare. Possono chiederci di ripetere il nostro messaggio anche con aggressività; forse nemmeno intenzionale ma suggerita dal sentimento di prudenza che li anima.

       Cosa intendi dire, scusa…?!

       Puoi ripetere…?!

       Cioè…?!

        

Nella superficiale presunzione che a volte -senza neanche che ce ne accorgiamo- colpisce noi genitori, riusciamo perfino a preoccuparci  in maniera pesante, ponendoci quesiti come: ma perché è così disinteressato a quanto gli dico…? non sarà mica così poco intelligente da non saper accogliere il mio verbo? La verità è che un figlio prudente darà buoni risultati d’ascolto soltanto dopo che il genitore gli avrà dedicato molto tempo e pazienza.

 

Ecco un piccolo vademecum per comunicare con un figlio prudente

 

DAGLI IL TEMPO DI CAPIRE – Sii rilassato mentre passi il tuo messaggio; fai pause complici mentre comunichi con lui, ricordati che gli sguardi, i gesti e i sorrisi incidono più di qualsiasi parola; dagli modo di soppesare bene le tue proposte, in maniera da poter decidere.

 

PROVAGLI QYANTO AFFERMI – Senza lagnarti, rimpiangere o rinfacciare  parlagli delle soglie di difficoltà da te superate nella vita. Senza esibirti fa che assista al superamento di qualche prova difficile che tu sai affrontare con coraggio (la vita familiare é piena i questi eventi e coinvolgere i nostri figli (spesso più saggi di noi) é una strada per aiutarli a crescere con pensieri positivi ma realistici.

 

NON FARE PRESSIONI – Spiega chiaramente, ascolta attentamente, non sfuggire alle obiezioni; qualsiasi tipo di pressione creerà soltanto ostilità e diffidenza; anche se avrai successo nel fare pressione, i tuoi figli prudenti potranno, in seguito, sentire la decisione presa come non saggia.

 

SII ONESTO – Fai presente bene e chiaramente il tuo fine nel porti con quel messaggio; evitare un argomento o, peggio ancora, essere deliberatamente disonesto nell’esporlo, alla fine, si ritorcerà contro di te e ti creerà problemi maggiori in seguito.

 

SII LOGICO – Non parlare dei dettagli della tua idea se non hai prima spiegato le basi di ciò che vuoi esporre. Non dimenticare mai che tuo figlio potrebbe non capire cose da te ormai acquisite con l’esperienza e, cinicamente, da te date per scontate- Esempio di battuta cinica rivolta ai figli: –val la pena di studiare tanto…!

 

RASSICURALO – Tuo figlio, se è troppo prudente, ha evidentemente bisogno di aiuto psicologico; in modo particolare dopo aver preso una decisione.

 

FAI TUTTO CIO’ CON VERO AMORE E PAZIENZA INCROLLABILE – Nessuno é come noi vorremmo che fosse; nemmeno i nostri figli

 

E poi, quando la prudenza non diventa paura (e poi panico) tanto da bloccare il meccanismo decisionale dei nostri figli, può rappresentare un atteggiamento di garanzia nel loro carattere aiutarli a sviluppare un sano pensiero critico-positivo-costruttivo nel valutare la realtà che li circonda.

 

La capacità di discernimento nel scegliere i temi-guida della nostra vita parte anche dalla prudenza nel decidere, per non trovarsi sempre a mezzanotte a casa di Dracula con il collo scoperto.

 

Santa pazienza…