Bansky

 

La necessità è una situazione o condizione che riflette l’urgente bisogno di qualcosa… le necessità sono universali, i bisogni sono molto più personali e soggettivi, essi sono introspettivi ed inscindibili.

A chi non è capitato di rimanere incantato inseguendo qualche pensiero, qualche desiderio, che mentalmente lo costruisce e ricostruisce, cercando di farlo apparire il più veritiero possibile?

Certamente a tutti!

Sognare è una capacità umana fantastica, talmente potente, che può fare sì che la nostra mente ci spinga verso il compimento di imprese, atti, che sembravano impossibili solo a pensarle, soprattutto se pensate a mente fredda, in una realtà ostile.

Di realtà ostile, ostinatamente difficile, grigia, oscura, e priva di futuro siamo ora circondati… La famosa globalizzazione e la tecnologia ci fanno anche questa concessione: possiamo vivere, volendo, in un mondo che momentaneamente è riempito solo di numeri, che condizionano la nostra vita totalmente, ma che significano morti, paesi attaccati ferocemente dal Covid19, con una sequela di morti, di malati, di contagiati.

Per necessità guardiamo il telegiornale e i programmi di approfondimento, perché è normale e naturale voler sapere cosa sta succedendo nel mondo. E, purtroppo, ho parenti sia in Europa sia alla fine del mondo, quello che è il mio paese d’origine, dove, va detto, neppure là il Covid19 ha fatto eccezioni e li ha lasciati tranquilli. Tutt’altro!

 

 

Sappiamo che la situazione in Brasile è disastrosa, e la Bolivia non scherza, la grande potenza USA registra un triste primato, e così tutto il Sud America vive – possiamo dire – a un ritmo simile al nostro: quarantena, isolamento, angoscia e mancanza di futuro, tale e quale a quello che stiamo vivendo noi.

E qui è quando dobbiamo ricordarci della necessita di sognare!!!

Si, sono sicura e convinta che sia una vera e propria necessità…perché sognare significa giocare con la nostra immaginazione, andare più lontano della realtà che ci circonda, e questo ci dà la possibilità di sperare, di pensare ad un domani diverso.

Si può sognare anche quando si sta in una camera oscura, in prigione, in ospedale, in chiesa, nel bagno, si può e si deve sognare ovunque. E in caso di bisogno non è solo possibile, è la cosa che dobbiamo fare, che dobbiamo cercare dentro di noi con tutta la forza che abbiamo di poter sognare ancora! Altrimenti, è finita.

Senza poter sperare in nulla, finisce la volontà di vivere, non si riesce a vedere nessuna uscita, tutto diventa più complesso e difficile, le giornate sono piene di angoscia e difficoltà e, cosa più importante, è che questa negatività la irradiamo potentemente a chi sta vicino a noi… È di una potenza incredibile, non riusciamo a rendercene conto mentre stiamo immersi totalmente in essa. Ma basta trovare la forza, allontanarsi un po’ e capire.

Certe volte guardarsi dentro fa male!  L’importante è uscirne…

Inutile entrare in dettagli, perché ci sono manuali interi di psicologia che spiegano tutte le diverse fasi che possono degenerare in una vera e propria malattia.

Vorrei solo segnalare a tutti noi, me compresa, che il momento è estremamente difficile, estremamente complesso e che purtroppo sta durando a lungo e ancora andrà avanti per un bel po’, non si sa per quanto, e questo è uno dei problemi principali: l’incertezza!

Incertezza del futuro, incertezza economica, di vita, di tutto…

Le armi che credo siano alla portata di tutti noi, sono proprio queste, come faceva dire un noto comico romano a un suo personaggio: “La risposta non la devi cercare fuori, perché la risposta è dentro di te…e però è sbagliata” (Quelo, interpretato da Corrado Guzzanti).

Possiamo cercare questi sogni, crearci dei sogni sperando che si realizzino, immaginando di poterle compiere un giorno… dobbiamo darci delle speranze, almeno io non sono disposta ad arrendermi, non senza combattere fino all’ultima delle mie possibilità.