1971
Mastralf
sposarsi a 36 anni ha una sola bontà – capire che l’Errore è qualcosa che non si può Correggere
perciò pensare alla rivolta è facile e sembra anche molto proficuo

ma io non penso alla rivolta da tempo   
penso piuttosto che il matrimonio si possa trasformare in inespugnabile nascondiglio

anzi io stesso cascandoci sollecito mi sento divenire nascondiglio

é tutta una storia piena di stranezze quotidiane e impercettibili

ora sono le infinite faccende della Stupidità comune e corrente – mi massacrano mi impastano mi sbattono nel duro – non riconosco la  cosa che divengo ininterrottamente – la debolezza estrema il non credere nella resistenza l’essere indaffarato con le non meno infinite faccende del mistero incombente escludono che io possa farmi una qualsiasi minima ragione di ciò in cui mi trovo

tolto ogni PERCHE’ all’assenza preliminare del COME ciò che resta é l’aura con cui vado cadendo in questa storia

se dico “mi diverte”  mi dico che esiste un modo di pensare clownesco il peggio l’irrespirabile il silenzioso nero
*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mi eccita il sospetto di potere raggiungere  f i s i o I o g i c a m e n t e  tale risultato

non accade altro nell’Universo se non risonanza di congetture improprie

può leggermente deprimere la limitatezza di campo dei  ‘giochi domestici’  della conversazione a letto o sul divano

distruggere l’interlocutore (l’io) diviene inevitabile

mi sposo e flotto verso l’altro mondo – quello che ai sogni sostituisce il SONNO – l’altra Anatomia

non faccio proprio niente per dare o togliere senso alla faccenda – cerco soltanto di entrarci elettromagneticamente – il che (ecco il divertimento) crea infernali e inattaccabili correnti  f i s i c h e

non escludo un duplice crimine – l’assoluta inerzia – la noia cubica
scissione proiettiva dilagante

1973

(ra – 7 mesi d’età – dormendo rotola ritmicamente dal punto a caldo e sudaticcio al punto b fresco e asciutto e dal punto b al punto a – per tutta la notte nel suo lettino con braccia e gambe allargate)

la crisi energetica
*   

il  MOVIMENTO
in relazione al rumore
è costituito da classi diverse d’urto

stabiliamo intanto le curve del rumore (e del movimento)
e stabiliamo che le sue fonti principali siano
a) urti di materie fragili 
b) voci umane e animali 
c) fischi artificiali e naturali 
d) scoppi di a) b) c) e d’altro
– e che queste fonti si suddividano nelle
7 classi (direzionali) ottenibili dalla curva generale
la classe (a) è ascendente bassa
”    ”        (b) lievemente discendente media
”    ”        (c) ascendente medioalta
”    ”        (d) asc alta
”    ”        (e) disc alta
”    ”        (f) disc media
”    ”        (g) disc bassa

studiando il diagramma x fare attenzione a) allo ‘spazio’
coperto dai movimenti e dai rumori e dai rapporti  b) sezione per sezione tra i due spazi
–  per es nella sez (a) mov e rum iniziano con ‘intensità’ opposta via via ruotando – s’invertono alla fine
(i movimenti riguardano ovviamente sia le persone sia le luci)

(si potrebbe elaborare un diagramma ulteriore sulla connessione tra persone-in-moto e luce-in-moto) (o meglio valutare dove e come la postazione il colore e l’intensità delle luci vengono eccitati dai mov delle persone in maniera da confermare la curva stabilita)
*

riflessione d’autore (“Piccolo Corale”)

un ulteriore Dato Unificante potrebbe essere costituito da una Figurazione Marginale che venga sviluppandosi dall’Inizio-alla-Fine attraversando tutti i quadri con una sua chiara e precisabile e immediata intelligibilità

lª ipotesi
(la intitoliamo qui SCORPORAZIONE o EPIFANIA o CICATRICE o come si vuole)
un uomo (ovviamente ‘chianchiere’) porta in scena un agnello già scannato (scannarlo in scena sarebbe meglio) – porta strumenti vaschetta secchio tavolino sgabello gancio
dovrà  1) sventrare e vuotare l’agnello  2) scuoiarlo  3) farlo a pezzi  4) portare via tutto anche se stesso
(data l’estrema fisicità dell’azione si possono adottare misure di discrezione  a) situando l’azione ai margini  b) operando con ombre)
al termine la carne potrebbe essere donata – o svenduta – al pubblico.

2ª ipotesi
un uomo o una donna cuce pezzi di stoffa (o carta opportuna)  alla fine appende ciò che ha cucito – potrebbe trattarsi di  a) una grande fica disegnata o dipinta di quelle che si trovano nei manuali di anatomia  b) qualche altra immagine – un ulivo alla mondrian prima maniera una banconota da 5000 dollari etc

2ª ipotesi bis
potrebbe di trattarsi di un pittore o una pittrice che disegna e
alla fine appende bene in vista ciò che ha fatto e va via

3ª ipotesi
una donna o un uomo appena alzato dal letto (più o meno nuda/o) che va in bagno fa pipì e pupù che si azzizza e che alla fine irreprensibilmente vestito/a spegne e va via

indizi per il pianeta ‘giona’
110979-140680

–  lei ha figli molto giovani per la sua età.
–  mi sono sposato relativamente tardi.
–  non è male, non è male, questo.
–  non ne sono tanto convinto. Certe volte, più che padre, mi sento nonno. ma non ho affatto quello che hanno i nonni.
–  é ovvio. Lei scusi se glielo chiedo ma vede noi qui facciamo una strana vita, ci abituiamo all’insolito  dicevo: lei è molto legato ai suoi figli?
–  Non lo so. Cerco continuamente di difendermi dalle manie dell’istinto.
–  Come?
–  Coltivando fiori e piante nel mio balcone .Una settimana fa un mio collega mi ha  portato dal colorado una mamilla minor punctata e una linguecola stellaria che
–  Che sono?
–  due specie di cacti nani, che mi stanno già, dopo soli otto giorni, terremotando.
–  quotidianamente che quantità di tempo dedica ai suoi figli?

–  Assai meno, ma forse solo apparentemente, di quanto ne dedico alle piante.

l’attualità e la letteratura
Dopo tanti anni di silenzio, mi chiedi come me la passo, come va il lavoro, come stanno i bimbetti (e io neppure dovrei risponderti. Perché tra amici, e in queste condizioni, il silenzio conserva meglio le buone cose). Evidentemente, non stai bene
(la prossima volta, come minimo, tu che non l’hai mai fatto, mi chiederai consiglio su qualche  questione che non potrò capire) mi auguro che si tratti soltanto di un po’ di nostalgia di Palermo e della Sicilia (so che hai sempre avuto una nostalgia feroce di questi luoghi. Qui sei nato e qui sei diventato ‘straniero’. Qui  hai capito i luoghi dove ora stai e che, mi pare, ora non capisci più). Se è questo, è malriposta, credimi. Televisione, giornali, amici mi hanno ormai definitivamente persuaso che tutte quelle vistose differenze, nel bene e nel male, che c’erano una volta, non ci sono più. Il mare, l’aria, la campagna, i bei paesi sonnolenti: si sono scatenati, inquinati e geometrizzati (non è vero niente. I paesi sonnolenti stanno sprofondando, casa per casa. le campagne vengono rivoltate con larghe strade nere d’asfalto che portano a nessun luogo e vanno da nessuna parte. l’aria, dov’era pura e asettica ora è selvatica e profumatissima. il mare è come lo vogliono i turisti, tiepido, sporco, pieno di correnti e con lo squalo sperduto e terrorizzato).
Trascorro la maggior parte del mio tempo libero, che è molto, in  casa. E in genere non vedo quasi nessuno. Palermo in particolare è
diventata una città assai più frenetica e bastarda di quella dove stai tu.  i palermitani, per la maggior parte, sono palermitani per errore. Tant’è che per sentire un po di dialetto devi andare nei vecchi mercati. In quelli nuovi poco ci vuole che non ti capiscono se non parli il francese di diderot (Tutto Questo, se lo lascio così, ti starebbe come si deve. ma, d’altro canto, anche mentre stavi qui, non hai mai capito ne la strepitosa omogeneità della nostra bastarderia progressiva, ne la nostra capacità di estendere nelle ore notturne quella pigrizia farneticante che i tuoi attuali concittadini si concedono per sole due ore, due giorni la settimana, prima di andare a letto.)

Quello che c’è  oggi
poi: 1) agguati elaboratissimi e puntualmente mortali in ogni angolo della strada, bar, cinema, cinodromo, piazze, giardini, dal centro a tutte le periferie, con calzamaglia, magnum , conforme numero di spettatori non paganti  – 2) Sistematico smantellamento di ogni monumento storico e non storico per far posto alla flora e alla fauna più cervellotiche –  3) Gallerie di moda e alla moda, militari delle 5 armi di tutti i paesi della nato –   4) Trattorie e bar all’aperto a migliaia, e spettacoli cinematografici e teatrali che vengono continuamente offerti, pieni di luce, ovunque, alla cittadinanza, da un’autorità multicefala che ha finalmente acquisito la giusta ottica amministrativa.
(Tutto questo ti farebbe orrore. e pensare che la città in cui vivi ci mira da 30 anni, ma inutilmente. Cosa, questa, che negheresti con tutte le tue forze lo so).
Così, standomene alquanto ritirato (ah ah), riesco a godermi quel grammo d’aria che viene la sera e manifestare un autentico stupore quando qualche amico viene a trovarmi e a raccontarmi cose.
Come va il lavoro? Bene, faccio carriera (come potrei non farla con tanti colleghi che si preoccupano forsennatamente per la loro? Il ‘carrozzone’ significa questo: che più ti pestano i piedi, meno lavori e il tuo stipendio sindacalmente sale. Tu, invece, nel ‘lavoro responsabile’ ci credi. Tant’é che stai  qui a spaccarmi il pelo sulle cose che t’inventi per migliorarlo) . D’altro canto, forse questo non te l’aspetteresti, qui, in questi anni, la dimensione del lavoro è notevolmente migliorata, abbiamo imparato a lottare per i nostri diritti, sia pure con una fantasia meno ortodossa della vostra. E, siccome intanto, in effetti, le cose si muovono molto, capita sempre più diffusamente che ci sia da lavorare, e lavoriamo non meno di voi, forse. anche se non si vede subito (e questo, però, mettendo da parte la mia personale situazione, dopotutto, è abbastanza vero. Basterebbe dare un’occhiata alle vetture in circolazione, ai villaggi e villaggetti che coprono tutte le falde di tutti i monti circostanti; al porto, la cui ampiezza è stata triplicata per consentire la normalità del traffico; ai nostri 3 aeroporti – Napoli e Hongkong con in più il verde della giungla sub- tropicale. Una Brasilia perfezionata e adattata al ‘cespuglio creativo’ che è il cervello). I bimbi crescono non so come. E mi sta bene così. Intanto sono in buona salute e coltivano interessi sociali e musicali. Come i tuoi, suppongo (mi viene il freddo se penso al tuo più grande)

260180
– per non guastarci il pranzo, suggerisco di fare il giro partendo dall’estrema sinistra. Vi va? Bene.
Attacca.
– La mia intenzione è quella di elaborare un sistema critico circoscritto alla necessità di abbattere chi mi precede e chi mi segue. E intendo fondare tale sistema sulla nozione mnemonica di CAOS.
Ora, il mio problema immediato è questo: che cosa sono gli Anurogrammi?

– io sono, come sapete, un pensionato. Parlo perciò da pensionato. Ho la certezza che parlare da pensionato è, qualsiasi cosa dica, descrivere la perfezione. Ma, si sa che la perfezione non interessa  nessuno e non serve a niente.
dunque il mio problema è questo: Dovrò o no aspettare che questo giro sia completato?

-Io non sono pronto. Non riesco mai ad essere pronto. Così non faccio altro che imitarmi. E questo però non mi pesa affatto.
Il mio problema, ma non so se è un problema, è questo: Se io avessi un problema risolvibile, voi sareste qui?
Io, è ovvio, ci sarei comunque.

– Per quello che mi riguarda devo anzitutto chiarire un preliminare di base importante: io, così come mi state vedendo, sono un Anurogramma. Sicché, il mio problema, semplicissimo, è questo: ha senso continuare questo gioco?

–  Io non ho bisogno di nessuna premessa. Il mio problema è questo: So che, comunque me le combinino, le patate non mi fanno alcun male.
(a me invece si, sempre. Ma questo non può essere un problema. Mi  piacciono e ogni tanto le mangio.)

– Ecco il problema: non m’importa nulla, nella mia vita, delle patate.
– Non posso esimermi dal constatare che, come qualcuno aveva previsto, la geometria dei comportamenti si é già imposta.
Ora, però, io non voglio chiedermi che cosa significa, non voglio accettarla. In effetti non l’accetto. Non  c’é. e questa è appunto l’occasione che mi consente di sostenere che chi aveva previsto l’inevitabilità del comportamento geometrico del gruppo di gioco, sbagliava.

Problema: – So che spendendo 115OOO lire per questo paio di mocassini, che ne valgono si e no 5lmila, ho scatenato un minuscolo guazzabuglio di tempi economici, biologici, strumentali. E a me non interessa nulla di accrescere il guazzabuglio dei tempi. Se mai, mi preme il contrario. Ed è esattamente quello che sono convinto di avere fatto spendendo 115.000 lire per questi mocassini che non potrò mai chiamare ‘patate’.
– Io sono avvocato. Civilista. Non: penalista. Bensì: civilista. E, anche se qualcuno ritiene che io  sia bravo, io so che non è soltanto così. Ma io sono soltanto ed esclusivamente avvocato.

Ho finito.