N°100 Settembre2015        (Download Editorial Spagnolo)

 

caminante, no hay camino,

se hace camino al andar

Viandante non c’e un cammino

si fa cammino camminando 

walker, there is no path, 

the path is made when walking. 

 

Versi di Antonio Machado *“Proverbios y cantares” della raccolta “Campos de Castilla” (1912). Musica di Joan Manuel Serrat, nel suo disco “Dedicado a Antonio Machado, poeta” 1969. Le strofe di Machado estratte da “Campos de Castilla” sono cantate da Serrat nell’ordine: XLIV, I, XXIX. Le restanti strofe sono opera di Serrat.

 

Tra le tante affermazione attribuite ad Aristotele sono molto d’accordo quando dice non vi è finalità nel caso ma vi è nell’arte e nella natura: la natura è l’ordine tendente a un fine, e il fine dell’uomo è la conoscenza. 

L’obiettivo principale da noi sempre perseguito con Il Caos Management è la conoscenza, e si sa questa non può essere delimitata, censurata, deformata, ma al contrario dovrebbe essere inseguita, cercata, liberata e stimolata. 

Per questo l’origine della rivista è stato nel luglio del 1998 un Notiziario di una società di consulenza da noi (Giuseppe Monti e Barbara Herreros) creata e gestita, e di conseguenza indirizzata principalmente alle aziende e a chi ha direttamente a che vedere con loro. Nel gennaio del 2004 è nata la rivista vera e propria con un n°0 al quale ancora oggi assomigliamo parecchio. Certo, ci sono stati dei cambiamenti derivati principalmente dalla innovazione tecnologica – internet molto più veloce e capace di supportare tantissime informazioni – e di conseguenza grafica diversa, modalità di invio e mezzo per visualizzare il tutto da tenere in conto. Il caos continua…

Per arrivare a questo NUMERO100 di “Il Caos Management” ci son voluti ben 11 anni e 8 mesi, dato che in sé è solo interessante a livello statistico (e sappiamo come le statistiche possono essere manipolate) ma il dato più interessante di tutti, secondo il mio punto di vista, è che ci è voluta la collaborazione e competenza di ben 127 autori/collaboratori (trovate i nomi di tutti quanti nella copertina) con i quali abbiamo effettuato questo bellissimo viaggio insieme!

Sul viaggio ci sono mille di citazioni, aforismi, detti, ma sicuramente conveniamo tutti che questo tipo di viaggio da noi intrapreso si fa sempre con coinvolgimento, curiosità, sentimento di condivisione e negli anni molte amicizie sono nate e si mantengono ancora oggi e proseguiranno nel futuro. 

Intorno a noi, il mondo è cambiato tantissimo soprattutto perché l’innovazione scientifica e tecnologica ha permesso una comunicazione più diretta ed immediata modificando il vivere quotidiano di tutti in qualsiasi ambito del pianeta terra ci si trovi. 

La cattiva notizia è che la cultura non è l’obiettivo principale dei mezzi di comunicazione, di chi ha a che fare con loro e di chi è in posizione di potere nel mondo. Ragione per la quale, ancora di più, senza voler trasformarsi nel Hidalgo della Mancha, continueremo a lottare con i mulini a vento cercando di distribuire la conoscenza, nel senso più ampio della parola, e a tutti quelli che volentieri vogliano seguirci. 

Un grazie sentito e vero a tutti i nostri collaboratori/autori/amici nel tempo ed ai nostri lettori.

 

Gli articoli di questo numero:

“Gestire sistemi complessi” di Giuseppe Monti.  Monti dice: Quello che ci interessa non è considerare la complessità come un ostacolo ma riuscire a trarre vantaggio dal sistema complesso che è l’azienda per poterla gestire al meglio. Cerchiamo quindi di utilizzare la complessità come valore e non come limite. Download the article in English

“Introduzione alla complessità” di Paolo Cervari.  Recentemente è stato pubblicato Processo alla complessità dove viene ospitato l’articolo, di cui riportiamo qui l’incipit.  

“Sul concetto di complessità” di Roberto Maffei. Scritto importante e ben documentato dove lo scopo primario dell’autore è portare un contributo al chiarimento del concetto di “complessità”. Se il mondo fosse meccanico, le reazioni dei cani sarebbero sempre prevedibili, il volo degli storni e delle oche canadesi sarebbe fisso e stereotipato, due persone non avrebbero difficoltà a capirsi; però non ci sarebbe nessuna creazione perché tutti i significati sarebbero definiti a priori. Alla fine, vivremmo (vivremmo?) in un mondo morto.

“Caos Management: la gestione della complessità” di Fernando Dell’Agli. Prende spunto dagli origine del nome della rivista dove caos ha piuttosto il significato di complessità,  e quindi Caos Management vuol indicare la possibilità della gestione della complessità, più che del disordine; per continuare con la complessità della società contemporanea, l’enorme sviluppo della tecnologia e della medicina, intelligenza ed emozioni, gestione della economia e della comunicazione. 

“Almost: l’approssimazione come riduttore della complessità” di Umberto Santucci. Santucci si domanda e si risponde : per rimanere credibili, quanto si può essere approssimativi? Potendo scegliere, è meglio cercare sempre di essere esatti, o in molti casi è preferibile essere approssimativi?  Dimostra la creatività del suo autore. 

“Caos Internazionale: cause e rimedi” di Eugenio Campo. Una analisi completa e globale della situazione politica mondiale oggi, dal punto di vista di chi ha la sensazione fondata che nell’ultimo anno il mondo è diventato più instabile ed insicuro.   

“Zagabria scomunica l’arbitrato con Lubiana” di Aurelio Juri. Ex parlamentare sloveno e europeo, ci porta per mano per capire le difficoltà storiche e politiche della Croazia e la Slovenia  per risolvere le delimitazione frontaliere fra i due paesi in un momento dove l’Europa tutta ha un problema enorme di migrazione e frontiere e muri e barricate. 

“La comunicazione autorevole” di Luca MassacesiQuesto testo ripropone, rielaborandolo, un contributo, di tanti anni fa, al quale devo molto e sono altrettanto affezionato: “La comunicazione autorevole”, scritto con un grande mentore e amico, Italo Capizzi, come relazione al primo incontro della “Tavola rotonda permanente sulla comunicazione”, svoltosi a Roma, a palazzo Baldassini, negli ultimi giorni del 1989.  Le argomentazioni più interessanti appartengono alla penna originale di Italo; di quelle più audaci o controverse mi assumo la responsabilità. Il testo del 1989 riprendeva dei contenuti elaborati insieme a Guido Contessa sulla società arcipelago che sono all’origine della creazione della società di consulenza per la gestione del cambiamento “Aaland, l’arcipelago della comunicazione“ che mi ha accompagnato nel mondo del lavoro dal 1990. 

“Il processo creativo come forma di Caos Management” di Simone Piperno. Primo Direttore della rivista prima di Giuseppe Monti, siamo felici di ospitare Simone Piperno che ci parla di caos e creatività, di multidimensionalità e della tecnica del multischermo e del Coaching Creativo.

“Il Caos ch’è in noi” di Franco Marmello. Dal punto di vista del “Comunicare secondo natura – la comunicazione me to me – (conosci te stesso)” l’autore ci da dei validi consigli per attrezzarci bene e non creare né subire il caos. 

“Cenacolo della complessità” di Luigi Campanella. L’autore fa un collegamento diretto tra la Open Science e la Complessità definendo il tutto:  Una sorta di Cenacolo culturale diventa pertanto il simbolo di entrambe queste realtà, la complessità e la Scienza Aperta. Bella definizione!

“Equilibrio di Nash parte II: implicazioni cibernetiche” di Riccardo Di Nardi. Nella prima parte dell’articolo si parlava della Teoria dell’Equilibrio del prof. Nash e le sue implicazioni sistemiche. In questa seconda parte Di Nardi fa alcune considerazioni cibernetiche e valuta le implicazioni sistemiche dei gruppi cooperativi, con considerazioni che entrano nella sfera del management delle organizzazioni.

“Dal caos della competitività ad un nuovo cosmo della creatività ecologica ed umana” di Paolo Manzelli. Manzelli ci spiega il perché:  La speranza futura  è che questo “caos della competitività'”, come in una reazione di trasformazione chimica si  possa mutare nella più grande chance di sviluppo e di crescita alternativa e ci parla del nuovo paradigma di sviluppo denominato LIVING ECONOMY.

“Managing Chaos” di Laura del Vecchio.  Da New York City dove vive e lavora la del Vecchio ci da la visione americana della gestione del caos, in un mese particolarmente difficile con inclusa la visita del Santo Padre.

“La “Carta di Milano” eredità di EXPO Milano 2015: utopia o progetto politico universale?” di Graziella Falaguasta. L’opinione pubblica sulla EXPO 2015 continua ad essere molto divisa e così Graziella Falaguasta si chiede il vero significato di questa Carta di Milano eredità culturale secondo gli organizzatori. 

“Teoria dei giochi ed entropia” di Gianluca Gaggioli. “Giocando”, ma non troppo, si può cercare di eliminare, ridurre o gestire le variabili che possono venire a generarsi nei normali processi di gestione organizzativa cercando di indirizzarsi verso risultati pianificati, “casualità efficiente”.

“DSCN1883” di Gaetano (Tanino) Testa. Titolo dell’articolo è il titolo del quadro di Tanino, pubblicato insieme a dei versi estratti da Mistretta & Baci, Il Dottor Cartaz 4 – 1983.

“Lettere originali del Prof. Mario Tiengo” di Riccardo Simoni. Nella sua qualità di membro del Comitato per la proposta alla nomination al Nobel Prize dei Prof. Massimo Cocchi e Prof. Lucio Tonello pubblichiamo le lettere del Prof. Mario Tiengo (Emerito dell’Università di Milano e fondatore della prima cattedra del dolore in Italia) e il Prof. Brunetto Chiarelli (Emerito dell’Università di Firenze e Antropologo di fama mondiale).

“Scambio di flussi e cessioni di crediti” di Vincenzo Porcasi. Consigli per le imprese italiane per presidiare il territorio e contemporaneamente poter lavorare a livello mondiali incassando i loro crediti e monetizzando la valuta straniera. 

“Il secolo del jazz” di Laura Lambiase Profeta. Nel ‘900 nascono il cinema ed il jazz e la Lambiase ci riporta nel suo personale amarcord del mondo musicale, regalandoci una chicca in più – un testo giovanile di Alfredo Profeta.

Vi segnaliamo i seguenti link con riferimento al recente Summer School del Complexity Institute (organizzazione non profit): Pensieri sparsi,  Importanza del contesto sia spaziale che temporale in cui si lavora e Modalità di apprendimento.

 

Buona lettura!!!  Enjoy it!!!

 

Marisol Barbara Herreros

Responsabile della Redazione

 

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