N°151 Maggio 2024

Dicono che Esiodo, poeta forse contemporaneo di Omero, nella Teogonia (L’origine degli dei”) offra la narrazione più completa a nostra disposizione dei miti più antichi, ed in un altro suo testo dispensi consigli su come riuscire al meglio in un mondo pericoloso, reso ancora più pericoloso dagli dei che lo governano.

Come possiamo sperare – noi comunissimi mortali – che nasciamo sapendo che un giorno moriremo a districarci in quello che si è convertito in un mondo pieno di insidie, astuzie, intelligenze artificiali più o meno consapevoli, quasi come oracoli rispolverati dal passato e verniciati a nuovo, a capire come vivere al meglio? Ad essere felice? A dare felicità agli altri?

Domande di una semplicità sorprendente, ma che richiedono di una risposta talmente complessa che ogni volta che ci stiamo avvicinando sembra allontanarsi ancora di più…

Gli articoli di questo numero:

LA SCUOLA NEL MODELLO COSTITUZIONALE. L’istruzione oggi, nell’era della Postdemocrazia.” di Salvatore Fiorino. Purtroppo, le parole di Calamandrei si sono rivelate profetiche, la scuola oggi non produce più cittadini consapevoli della loro appartenenza alla comunità, in grado di padroneggiare le conoscenze e le competenze fondamentali della formazione scolastica con uno adeguato spirito critico e con la capacità di pensare con la propria testa.

LA DISTANZA SOCIALE TRA GLI ESSERI UMANI SI E’ RIDOTTA: E’ UN BRUTTO SEGNO ?” di Walter Zanuzzi. La prossemica è quella disciplina che studia le relazioni tra gli individui attraverso l’utilizzo delle distanze spaziali e del contatto fisico. Si occupa della comunicazione non verbale attraverso il movimento del corpo, il contatto visivo e la distanza fisica tra le persone. La distanza personale, che varia tra i 45 e i 120 centimetri, rappresenta uno spazio intimo riservato alle interazioni con coloro che ci sono familiari.

“SILENZIO SOCIAL: una scelta di resistenza?” di Lorenza Boninu.. Ormai lo sappiamo da anni. La nostra vita è osservata, misurata, giudicata secondo procedure di tipo algoritmico, ogni volta che, per esempio, si valuta la nostra affidabilità creditizia, il nostro curriculum in vista di una possibile assunzione, le nostre richieste di trasferimento o promozione, le nostre preferenze di consumo.

IL FUTURO DELLE CITTA’: LO SGUARDO DIVERSO DI CHI ABITA O STA CERCANDO DI ABITARE L’EUROPAdi Graziella Falaguasta. Spunti di riflessione per rivedere il modo di leggere e interpretare le città e per un approccio multidisciplinare e inclusivo alla loro progettazione.

LA STUPIDITA’ AL POTERE NON CI SALVERA’di Luca Massacesi. Il linguaggio semplice dei liberisti contro quello della ragione. Chi pensa che in un dibattito tra persone, e ancor più televisivo, le solite farneticazioni siano più efficaci delle competenze; che la complessità è noiosa; o che le liste di pseudosinonimi con cui Salvini infarcisce i suoi discorsi; o che Trump, creerà benessere ai suoi cittadini perché il linguaggio che usa è al livello della seconda elementare (hanno spiegato i linguisti) e, dunque, raggiunge chiunque, non è pragmatico: è un liberista.

I RICERCATORI di Luigi Campanella. Quando i ricercatori vengono chiamati a presentare o a contribuire ad eventi nell’ambito della transizione ambientale e/o energetica sono portati per loro stessa natura a preferenziare gli aspetti tecnici ed a configurare il problema del momento come una scelta da assumere sulla base di indicatori prevalentemente di tipo tecnico.

DESCRIVERE LE IMMAGINI, VEDERE I TESTI di Umberto Santucci. Il metodo dei Sei Cappelli di De Bono si basa sulla visualizzazione di sei atteggiamenti mentali che se concordi facilitano una riunione o un lavoro di gruppo, se discordi paralizzano ogni buona intenzione.

CRONOMETRO MARINO E INTELLIGENZA SOMMA*di Roberto Vacca. Scrive Vacca: Le bussole di bordo erano poco precise, ma – cosa grave – anche gli orologi erano affetti da errori, quindi i calcoli della longitudine, già prima del maltempo, erano erronei.

INTELLIGENZA ARTIFICALE E CREATIVITA’ UMANA ~ INTELLIGENZA UMANA E CREATIVITA’ ARTIFICIALEdi Mirko Compagno. La relazione tra intelligenza artificiale e creatività umana è sull’orlo di un significativo cambiamento. I rapidi progressi dell’intelligenza artificiale (IA) della realtà estesa (realtà aumentata, virtuale e mista), non solo stanno trasformando le modalità di lavoro e diversi settori industriali, ma stanno anche ridefinendo il significato stesso di creatività.

LA LOTTERIA DI BABILONIA di Antonio D’Antonio. “Ma se il labirinto è il mondo… i sogni sono la via d’uscita?”; ci ritroviamo con la “La lotteria di Babilonia” … il “caso” come altra metafora letteraria, dopo il sogno e il labirinto… e se questa allegoria fosse, apparentemente, solo un incubo? O meglio, in realtà, la forma imperfetta della casualità, della nostra vita affidata alla interpolazione del caso? Satura di eventi fortunati o avversi. Insomma, una “stanza di compensazione” delle eterne vicende umane?

L’IMPORTANZA DEL LINGUAGGIO’” di Marisol Barbara Herreros. Pensi nella tua lingua madre? In che modo il linguaggio modella il nostro pensiero? Questo è stato il mio punto di partenza per chiedermi fino a che punto il linguaggio e la necessità di adattarsi ad un’altra lingua condizioni anche il nostro pensiero.

Famiglia Artistica Milanese: IL VESTITO VERDEdi Adelio Schieroni. Schieroni presenta il testo “Il Vestito Verde”, scritto dalla loro Corrispondente Estera la professoressa Ana Maria Barbosa de Farina, racconta la storia di Waldemar Belisário Pellizzari, pittore della generazione del ‘22, attraverso la narrazione delle sue esperienze e della sua relazione con la città di San Paolo.

BODKIN: IRLANDA, PODCAST, THRILLER E GLI OBAMA. E SI SCHERZA TANTO. di Simone Corami. Il thriller, si sa, è uno dei generi più amati dal pubblico. Dopotutto chi non ama vivere l’adrenalina della suspense, l’emozione dei colpi di scena, il brivido dei misteri da risolvere. E se agli elementi di un classico thriller venissero aggiunte le caratteristiche tipiche della commedia e, perché no, anche un po’ di drammaticità e dark humour, cosa accadrebbe?

E ORA LEVATE IL MURO!” di Laura Lambiase Profeta. Laura conclude il suo articolo dicendo: Senza parole non saprei vivere: è il condimento della mia esistenza solitaria. Ed è con le parole che si combatte la tirannia. La scritta sul muro raschiato della prigione di Brecht gridava “Viva Lenin”. Sulla mia parete scrivo “Libertà”, e ora abbattete la parete.

 

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Buona vita!!!

Marisol Barbara Herreros
Responsabile della Redazione

 

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