Inevitabile, ma lo facciamo perché convinti e desiderosi di farlo, apriamo questo numero con un omaggio a papa Francesco, conosciuto prima di diventare Papa come «l’uomo della Compagnia di Gesù che,  aveva il compito di “frenare gli eccessi” dei componenti la teologia della liberazione in Sudamerica». Lo ricordiamo con un intervento di Corrado Tocci, al quale, nell’ultimo incontro che ha avuto, il papa gli ha parlato del «grande errore che ha dominato nell’ultimo secolo, errore distruttivo» considerare ‘realtà’ soltanto i beni materiali, il sociale, l’economico e le politiche.

Questo numero di Caos management presenta due nuove aperture ufficiali, quella del podcast di Caos Management e quella di una nuova rubrica che verrà seguita e proposta da Graziella Falaguasta. Inoltre presenta l’intervento di due nuovi autori. Per essere precisi: una autrice Patrizia Musso e un autore Alessandro Cerboni.

Entriamo, ora, nel vivo della gestione delle aziende e delle organizzazioni con l’intervento di una nuova autrice di Caos Management, Patrizia Musso, che presentando il suo libro “Guida Pratica al Brand Reloading”, edito da Franco Angeli, presenta il metodo, nonché acronimo A.B.C.D.E.: cinque parole chiave che corrispondono a cinque azioni fondamentali per dare vita a un brand reloading consapevole ed efficace (Accountability, Branding al quadrato, Crossfertilization, Disruptive innovation, Engagement).

Nel 2014, il Pew Research Center dimostrò che gli utenti di Facebook  avrebbero manifestato apertamente il proprio punto di vista su questioni politiche divisive, solo nel caso in cui ritenessero che i loro followers lo condividessero. E’ la “spirale del silenzio” che introduce al cosiddetto «Panoptico Digitale». Nel panopticon di Bentham, ci spiega Lorenza Beninu, i prigionieri erano osservati da una torre centrale, senza poter vedere chi li guardava; di conseguenza, l’incertezza sulla sorveglianza li spingeva ad auto-regolarsi. Sembra che questo avvenga anche sui social.

“Nudge”. E’ un termine con il quale i dirigenti non hanno molta familiarità. E’ così che il premio Nobel Richard Thaler ha definito la “spinta gentile” della quale ci parla Luca Massacesi. L’idea è semplice ma geniale: per introdurre pratiche di buona cittadinanza occorre imparare a usare a fin di bene l’irrazionalità umana. Infatti tutto iniziò con una mosca…

Continua l’appuntamento al quale ci siamo ormai affezionati con Antonio D’Antonio con il suo percorso della scienza dell’organizzazione in dieci tappe. Siamo alla sesta. Nella prima abbiamo esaminato la nascita del problema organizzativo a partire dal mercato (Caos Management 153); nel secondo si è vista la doppia ricerca nelle organizzazioni di certezza e di flessibilità (154); mentre nel terzo è emersa la crisi della forma burocratica (155) e infine nel quarto contributo le decisioni a razionalità limitata (156). Mentre nel quinto articolo la nostra attenzione si è rivolta alla struttura organizzativa e i parametri di progettazione (157). A sua volta questa tematica è stata distinta in tre punti: struttura e parametri di progettazione, già affrontata nella precedente pubblicazione e meccanismi di coordinamento a cui è dedicato l’intervento ospitato in questo numero

Sostenibilità. Per Antonio Angioni i dubbi che arrivano da oltre Atlantico o che sono stati alimentati da alcune rigidità della precedente legislazione europea non devono distogliere gli imprenditori dal fatto che la ricerca di uno sviluppo sostenibile è una tendenza irreversibile. Il GreenComp elaborato dalla Commissione europea, fornisce un quadro esaustivo su come intervenire per sviluppare una cultura di supporto al business dell’azienda impegnata nella sostenibilità.

Tempi bui i nostri con arie di guerra incombenti. Alle 55 guerre che per papa Francesco compongono la “terza guerra mondiale a pezzi” noi ne aggiungiamo un paio. La prima viene dalla Seconda guerra mondiale e l’altra, di attualità, ma che riguarda i generi. Il primo intervento è quello di Roberto Maffei, pacifista ma appassionato della storia della Seconda guerra. Ritorna (ne aveva già parlato in un test con l’intelligenza artificiale) sulla battaglia delle Midway che hanno rappresentato una svolta nella guerra tra Usa e giapponesi. In questo numero ne parla per riflettere sulle decisioni che deve prendere chi è in posizione di comando, decisioni che possono oscillare dal brillante al catastrofico,

E’ sempre più guerra, secondo Paolo Mottana. C’è voglia di guerra. Non solo a livello di imperi e imperucoli della terra ma anche nelle relazioni umane, non solo a livello di figure con la schiuma alla bocca come Netanyahu o Putin ma proprio qui, nei nostri rapporti privati.

La musica e il metodo creativo di Giacinto Scelsi viene riletto da Alessandro Cerboni come un esempio di approccio alla complessità e ai sistemi complessi. Alessandro Cerboni ci spiega perché in un articolo ricco di raffinate analisi.

In questo numero un paio di articoli si occupano del Medioevo. Walter Zanuzzi, nel suo intervento, si domanda se stiamo vivendo un nuovo Rinascimento o stiamo tornando nel Medioevo. L’intervento “La democrazia è in serio pericolo” di Walter Zanuzzi pubblicato su Caos Management 157 viene riproposto nel podcast di Caos Management. Roberto Vacca nota che i tempi del godimento erotico venivano raffigurati come paradisiaci da Giovanni Boccaccio nelle novelle del Decamerone che non entravano in descrizioni dettagliate dei rapporti sessuali impiegando similitudini con bellezze naturali e artistiche o con astrazioni poetiche.

In questo numero si danno ufficialmente i natali a una nuova rubrica che si affianca a quella di Massimo Ferrario (inpocheparole) che in questo numero ci propone un testo di William Ury  su una mossa strategica e vincente della Johnson & Johnson. La nuova rubrica (viaggiareeconoscere) prosegue un percorso che Graziella Falaguasta già da diversi anni sta proponendo sulle pagine della rivista. In questo numero parla del recupero e del rilancio del Villaggio Asproni, nel Sulcis Iglesiente. Di Graziella Falaguasta si può ascoltare un intervento sul podcast di Caos Management.

E ora un po’ di Oriente con un articolo di Marisol Barbara Herreros che prendendo spunto da una mostra organizzata dal Museo Orto botanico di Roma in collaborazione con il Festival del verde e del paesaggio ci parla dell’Hanami che celebra l’effimera e spettacolare bellezza dei fiori (Sakura), che i Giapponesi festeggiano organizzando pic-nic sotto i ciliegi. Sul podcast di Caos Management si può ascoltare, sia in italiano, sia in spagnolo, un mio intervento in cui racconto l’esperienza del mio primo podcast. Tornando all’Oriente, civiltà che sembra siamo destinati a (ri)scoprire, causa vedovanza atlantica, Franco Marmello  ci intrattiene con uno dei suoi haiku.

La proroga alla moratoria sulla legge 2014 sulla sperimentazione animale, che scadrà a giugno, attira l’attenzione di Luigi Campanella.  Negli Usa per merito dell’Animals Act è stata regolata la sperimentazione animale rispetto al dolore o stress che può indurre nell’animale concludendo che i vertebrati devono essere considerati da proteggere e che il polipo è l’unico invertebrato a meritare di entrare in questa fascia protetta.

Di “Adolescence” una miniserie britannica del 2025, scritta da Jack Thorne e Stephen Graham, e diretta da Philip Barantini ci parla Simone Corami. Composta da quattro episodi, ciascuno girato in un unico piano sequenza, la serie esplora le conseguenze devastanti del bullismo, del cyberbullismo e dell’influenza delle sottoculture online sui giovani.

Il numero viene chiuso, come da tradizione, dall’intervento di Laura Lambiase Profeta che lo dedica a ricordi della propria infanzia per celebrare la morte, recente, della propria, cara, sorella.

Questo numero, come avete potuto notare, segna anche l’apertura ufficiale del Podcast di Caos management. basta cliccare qui per poterlo ascoltare gesto che vi invitiamo a fare. Oltre a quelli già segnalati ci sono l’intervento di Umberto Santucci su “Visualizzare con le parole” e quello di Mirko Compagno su “Memristori: il pensiero muove le macchine“.

 

 

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Buona vita!!!

Marisol Barbara Herreros
Direttore Responsabile

 

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